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Arriva dall’Italia il piano per ridurre il surriscaldamento climatico in Africa

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Mitigare gli effetti del surriscaldamento climatico e migliorare la qualità della vita in alcuni Paesi dell’Africa, come il Sahel. Sono gli obiettivi del  Progetto Albedo For Africa,  a cui da dieci anni stanno lavorando la  Fondazione Sorella Natura (Fsn) e il Consorzio interuniversitario Ciriaf, guidato da  Franco Cotana  (Marsciano – Perugia, ’57), professore ordinario di Fisica tecnica industriale presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, fondatore e direttore del Centro nazionale di Ricerca sulle Biomasse – CRB istituito dal Ministero dell’Ambiente presso lo stesso Ateneo. L’idea è stata presentata il 25 ottobre scorso al Cnr in una conferenza internazionale. “Siamo partiti nel 2007 – spiega il docente – quando studiavamo materiali che negli edifici inquinassero meno e riflettessero più luce. I questi anni siamo arrivati a stendere un progetto, che è stato oggetto di un’interrogazione parlamentare e ha trovato la disponibilità di Eni e Telesp

Renzi: davanti alle grandi crisi un frenetico immobilismo dell’Ue

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Davanti a uno scenario internazionale in continuo movimento, l’azione dell’Europa “ sembra caratterizzata da un frenetico immobilismo”. Lo ha detto il presidente del consiglio, Matteo Renzi, riferendo alla Camera sul consiglio europeo del 20 ottobre. “Il consiglio europeo si colloca in una dimensione difficile” e si propone di “illustrare la situazione politica dopo quello che è accaduto con il referendum inglese e dopo un anno di consultazioni elettorali. L’Europa ha subito un duro shock con la scelta di un Paese, la prima in sessant’anni, di lasciare la nostra comunità. Non aiuta la nostra discussione il quadro politico internazionale. Il presidente Obama, in un importante articolo pubblicato nei giorni scorsi, ha sottolineato la contraddizione di un mondo più prospero che mai, ma accompagnato da una inquietudine crescente” , ha aggiunto Renzi. Sulle questione della ricollocazione dei migranti nei paesi della Ue, Renzi vede la necessità che: “l’Italia sia promotrice di una pos

Africa, il continente della speranza

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In plateale controdendenza rispetto all'andamento generale, l'economia dell'Africa è in pieno boom . Lo dicono i dati dell'OCSE, che prevede una crescita di oltre il 5% per il continente africano. In crescita sono le economie di Ghana, Nigeria, Angola, Kenia, Togo, Congo, Mozambico. L'Africa è un continente "performante", diconono gli economisti. E all'Africa l'Economist ha voluto dedicare una sua copertina. Ma non è sempre tutto oro quello che luccica: l'Africa cresce, è vero, ma è una crescita fragile e disuguale, legata principalmente alle materie prime. Quindi la crescita è un'opportunità e un rischio, per l'intero continente : c'è infatti il pericolo che aumentino i benestanti, ma anche i più poveri, proprio a causa degli antichi mali dell'Africa, ovvero la corruzione e le disuguaglianze. A questo tema ieri Repubblica ha dedicato un interessante approfondimento, che trovate qui .

Africa: il futuro è donna

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Ellen Johnson Sirleaf, Presidente della Liberia, Premio Nobel per la Pace 2011 «Donne, siete pronte per la storia?» Così Ellen Johnson Sirleaf aveva arringato la folla, appena eletta a capo della Liberia nel 2005. «Il futuro è nostro perché ce ne siamo fatte carico» è uno dei suoi motti. E con queste parole si prepara ad affrontare il ballottaggio per ottenere un secondo mandato alla Presidenza della Liberia. Intervistata oggi dal Corriere della Sera , dice che «Le donne cambieranno radicalmente il volto dell'Africa nel prossimo decennio». E ancora: «Le donne africane e dei Paesi in via di sviluppo hanno un fardello maggiore sulle spalle: scarsa istruzione, forti disuguaglianze, violenze sessuali. Tuttavia queste donne, anche in circostanze dure, tengono ferme le loro posizioni, combattono e mobilitano persone. Le donne in Africa oggi stanno decisamente meglio. Persino nelle campagne le donne iniziano a partecipare alle decisioni che riguardano la loro vita. Le figlie di