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La Corte Costituzionale dice NO alla privatizzazione dell'acqua

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Nessuna privatizzazione di acqua e servizi pubblici locali. La Corte Costituzionale ieri ha dichiarato inammissibile l'articolo 4 del decreto legge 138 del 13 agosto 2011 con il quale il governo Berlusconi calpestava il risultato referendario e rintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali. La Corte ha stabilito la bocciatura con riferimento all'articolo 75 della Costituzione, che vieta il ripristino di una normativa abrogata dalla volontà popolare attraverso referendum. Per i rappresentanti del Forum: "Viene confermato quello che sostenemmo un anno fa, cioè come quel provvedimento reintroducesse la privatizzazione dei servizi pubblici e calpestasse la volontà dei cittadini".

Acqua, Regione Lombardia al palo. Ecco le nostre proposte

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A un anno dal referendum sull’acqua pubblica   rimane una situazione di vuoto normativo, a livello nazionale, e il disinteresse a livello regionale.   Gli ultimi provvedimenti in materia rischiano di rendere inapplicabile la scelta degli affidamenti in house . E Regione Lombardia è in netto ritardo sui piani d’ambito, con il conseguente stop degli investimenti. Ce lo raccontano  Enrico Brambilla, Luca Gaffuri, Francesco Prina e Fabrizio Santantonio,consiglieri regionali del Pd DoppiaM Ancora una volta, questa settimana , l’assessore all’Ambiente, energia e reti Marcello Raimondi non si è presentato  in Commissione Agricoltura e risorse idriche a riferire sullo stato dell’arte. E tuttavia proprio stamattina il Comitato paritetico di controllo ha analizzato la relazione di rendicontazione sul Servizio idrico integrato che contiene dati strabilianti. Per capire a che punto siamo e cosa potremmo fare il Gruppo del Pd ha organizzato il convegno “ Acqua 2.0 – Quale futuro tra f

Acqua pubblica: ancora una bocciatura per la Regione!

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Il 12 e 13 giugno scorsi, 27 milioni di italiani hanno votato per l'uscita dell'acqua dalle logiche di mercato , per la sua affermazione come bene comune e diritto umano universale e per una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico. Ad oggi, nulla di quanto deciso ha trovato alcuna attuazione : anzi, con una delle sue ultime manovre economiche, il Governo Berlusconi ha ha rilanciato la privatizzazione dei servizi pubblici locali , riproponendo i contenuti del Decreto Ronchi, bocciato dal referendum. Al referendum, a giugno, oltre 3 milioni e 700 mila cittadini lombardi hanno votato Sì all’abrogazione delle norme che imponevano la privatizzazione e garantivano i profitti sulla gestione dei servizi idrici. Eppure, la Regione ha continuato ad insistere con le sue idee : esproprio delle competenze dei Comuni e privatizzazione dell’acqua. Se la legge regionale non verrà cambiata al più presto, il rischio è che l’acqua di tutta la Lombardia finisca nelle mani di

Sacconi contro 27 milioni di italiani

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"Altro che sorella acqua! Mi auguro che troveremo presto il modo di mettere in discussione il referendum sull'acqua". Evidentemente non soddisfatto dall'avere fatto introdurre a tutti i costi nella manovra economica la possibilità di rendere più facili i licenziamenti, il Ministro Sacconi ha individuato ieri la sua nuova battaglia : demolire il risultato del referendum di giugno sull'acqua pubblica . Intervenendo ieri ad un convengo del centro studi di Confindustria, Sacconi ha individuato il problema che affligge l'Italia e non la fa crescere: il fatto che l'acqua sia ancora pubblica. Da qui il suo "impegno" a passare sopra la scelta espressa, solo pochi mesi fa, da 27 milioni di italiani, a favore di una migliore tutela della risorsa acqua , dell'aumento del controllo pubblico e per un grande piano di investimenti in questo campo. Il Ministro fa parte di un Governo che si vanta sempre di dover restare in carica per rispetto dell

Acqua ai privati: dopo il referendum serve la marcia indietro di Regione e Provincia!

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Dopo i risultati dei due referendum sull'acqua pubblica, il PD provinciale torna a sollecitare una marcia indietro di Regione e Provincia, rispetto alle decisioni prese nei mesi scorsi. Enrico Brambilla , consigliere regionale del PD eletto nella Provincia di Monza e Brianza, sostiene giustamente che " l'esito del referendum impone di rivedere urgentemente la legge regionale lombarda , che ricalca la normativa nazionale bocciata dagli italiani, che in questi mesi ha determinato sul territorio, compreso quello brianzolo, l’avvio di procedure per l’ingresso dei privati nella gestione delle risorse idrich e e la marginalizzazione degli enti locali”. Continua Brambilla: “ serve subito un intervento , nell'attesa di nuove norme che ristabiliscano quanto sancito dalla consultazione referendaria e cioè che l'acqua è un bene che deve rimanere pubblico e che centrale deve essere il ruolo dei Comuni ". Nel mese di dicembre il PD regionale aveva chiesto al centro

A grande richiesta...

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le considerazioni sparse post voto. Questa volta viste dalla parte di uno scrutatore, lo  scrutatore sorridente . T (Francesco Totti commenta i risultati del referendum) 1) Grazie ai comitati referendari , a coloro che hanno raccolto le firme , ai partiti. Hanno, abbiamo regalando all'Italia un'occasione di democrazia . 2) I blogger di destra ora vogliono la rottamazione ...parlano di primarie, giovani, ricambio generazionale... mi ricorda qualcosa. 3) Hanno provato a far saltare il referendum sul nucleare con i mezzi più squallidi. 4) Chiedo una moratoria suo cognomi che iniziano con k, j. 5) Perchè sulle scatole contenenti le schede da vidimare viene riportato "1.100 schede" quando le schede contenute non sono mai 1.100? 6) Moltissimi giovani al voto 7) C'è da segnalare la grande partecipazione al voto anche di elettori di centrodestra. 8) Tre referendum erano dedicati a temi ambientali. Il Pd deve diventare il più grande partito ambientalis

Referendum: i risultati di Brugherio

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DATI DEFINITIVI aggiornamento del 14 giugno, ore 08.45 QUESITO 1: ACQUA PUBBLICA - MODALITA' DI AFFIDAMENTO E GESTIONE Votanti: 56,68% SI: 92,47% NO:  6,11% BIANCHE: 1,08% - NULLE: 0,34% QUESITO 2: ACQUA PUBBLICA - DETERMINAZIONE TARIFFA Votanti: 56,72% SI: 93,56% NO: 5,48% BIANCHE: 0,68% - NULLE: 0,28% QUESITO 3: NUCLEARE Votanti: 56,72% SI: 91,17% NO: 7,83% BIANCHE: 0,73% - NULLE: 0,26% QUESITO 4: LEGITTIMO IMPEDIMENTO Votanti: 56,69% SI: 92,81% NO: 5,97% BIANCHE: 0,83% - NULLE: 0,39% Qui i dati, sezione per sezione

Referendum a Brugherio: affluenza quasi al 57%

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Il quorum c'è! I referendum sono validi! In attesa dei risultati, il primo dato che vogliamo darvi è quello relativo alla partecipazione al voto a Brugherio. Come in Italia , dove al momento la percentuale di partecipazione al voto è attestata intorno al 57% , nella nostra città il dato definitivo relativo all'affluenza è al 56,67% per il primo quesito sull'acqua, al 56,71 per il secondo quesito sull'acqua e per quello sul nucleare, al 56,68% quello sul legittimo impedimento. Hanno votato 14.752 brugheresi sui 26.015 aventi diritto al voto.  

Battiquorum

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Sono riaperti da due ore i seggi per le votazioni sui quattro referendum su acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento . Si vota fino alle 15. Il battiquorum continua! Ma i dati di ieri fanno ben sperare: il 41% a livello nazionale dice che manca poco al raggiungimento del quorum... ancora un ultimo sforzo, e i referendum passeranno . E a Brugherio come sta andando? In attesa che il sito del Comune risolva i problemi tecnici che impediscono di fornire i dati sull'affluenza alle urne, eccovi una sintesi: - ieri alle 12 aveva votato il 12, 54% - alle 19 la percentuale era arrivata al 37,26% - alle 22 la percentuale finale era al 46,43% Ci sono due cose che mi hanno colpito ieri , stando quasi tutto il giorno ai seggi: la grande partecipazione al voto dei giovani, e una trasversalità di voto , perchè le persone con le quali abbiamo parlato dicevano che il voto era importante, perchè i temi erano importanti, legati al nostro futuro, e al futuro delle nuove gener

SI, SI, SI e ancora SI

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Domenica e lunedì prossimi si votano 4 referendum, un istituto importante della nostra Repubblica, che va difeso, come ha ricordato il nostro Presidente Giorgio Napolitano. Comunque la si pensi sui quesiti referendari. E’ quindi importante andare a votare  e il PD propone di votare 4 SI. Un SI contro il nucleare, che oltre a essere pericoloso non conviene alla nostra economia , perché sottrae risorse a efficienza e risparmio energetico e alle energie rinnovabili, settori su cui le imprese della Brianza sono in prima fila nel panorama nazionale. Investire subito in efficienza e energie pulite, a costi più contenuti rispetto all’atomo, permetterebbe soprattutto di creare molta più buona occupazione rispetto a quello che si potrebbe fare, a costi senz’altro più astronomici, con la realizzazione di tre centrali nucleari nel nostro Paese, come vuole fare il governo. Due SI poi per dire no alla privatizzazione dell’acqua e alle storture introdotte dal governo con la normativa approva

Referendum: ultime ore di campagna elettorale. Andiamo a votare 4 SI

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prima pagina de L'Unità di oggi Domenica e lunedì si vota, e queste sono le ultime ore di campagna elettorale. Il PD è impegnato perché si realizzi la massima partecipazione possibile dei cittadini e perché vincano i SI nella consultazione referendaria per cancellare il piano nucleare del governo, la privatizzazione forzata dell’acqua e perché la legge sia uguale per tutti. In rete ci sono ormai tantissimi speciali, approfondimenti e dossier sui quattro quesiti; tutti possono farsi un'idea... e ci sono anche spot, cartoline virtuali da diffondere, immagini simpatiche... Insomma, di tutto di più, per convincere gli italiani a votare! Ricordiamo l'invito del segretario Bersani : andiamo a votare nelle prime ore di domenica, perchè i dati sull'affluenza che saranno diffusi dai tg incentivino altri a partecipare al voto. Oggi la campagna elettorale si chiude, in tutta Italia, con una serie di manifestazioni nelle piazze, a favore dei SI ai referendum. Per sape

Referendum: andiamo a votare... presto!

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Intervistato oggi sull'Unità (leggi qui ), il segretario del PD, Pierluigi Bersani, lancia una proposta da cogliere al volo. "Io vado a votare alle dieci di domenica mattina" , dice Bersani invitando dirigenti, militanti, simpatizzanti del PD e tutti gli italiani a fare altrettanto. È chiaro che il dato sull'affluenza alle urne dato dai tg dell'ora di pranzo sarà determinante per il raggiungimento del quorum. " È molto importante incoraggiare tutti ad andare a votare, noi dobbiamo dare un segno immediato di fiducia nella partecipazione. L’obiettivo può essere raggiunto, innanzitutto per il merito dei quesiti. Si toccano temi su cui c'è una straordinaria sensibilità. A partire dalla questione nucleare". Bersani nell'intervista risponde anche alle obiezioni sull'inutilità del referendum sul nucleare, dopo la sospensiva del Governo : "Si tratta di un imbroglio, smascherato dalla Cassazione . Nella sentenza c’è scritto che la pezza ch

DivertirSI. Gli artisti di Zelig a Monza per il SI ai referendum

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Anche Zelig sbarca a Monza per sostenere il referendum del 12 e 13 giugno. Oggi, dalle 17.30 alle 23.30, al Binario 7, saranno molti i comici dello Zelig che si esibiranno per l'acqua pubblica e contro il nucleare. Ma oltre ad una serata tutta da ridere,ci sarà spazio inoltre per la musica e per la cultura. Dalle 17.30 è previsto anche un concerto studentesco,corredato da letture inerenti al tema dell'acqua e della terra. Poi spazio alla comicità: dalle 21 prenderà il via lo spettacolo che vedrà la presenza di sei comici provenienti dallo Zelig: gli artisti proseguiranno con le proprie performance per quasi tre ore, con l'obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza ai temi trattati.

Referendum, si votano tutti. Votiamo 4 SI!

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Con una decisione unanime, poche ore fa la Corte Costituzionale ha stabilito di considerare ammissibile il nuovo quesito referendario sul nucleare . E' l'ennesimo e definitivo stop alle furbate del Governo , che da una parte finge di lasciare libertà ai cittadini, dall'altra ha cercato con ogni mezzo di sabotare i referendum. Ora la parola passa ai cittadini, a tutti noi. Dobbiamo convicere tutti coloro che conosciamo ad andare a votare, domenica e lunedì, per l'acqua pubblica, contro il nucleare, per riaffermare che tutti siamo uguali davanti alla legge. 4 SI, forti e chiari! Passaparola!