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Visualizzazione dei post con l'etichetta Susanna Camusso

Jobs Act, è di nuovo scontro

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Che fra CGIL e Governo Renzi non corra buon sangue già si sapeva ma ieri è arrivata l'ennesima dimostrazione. Questa volta il nodo della discordia è il Jobs Act . Nel corso dell'inaugurazione della nuova sede del sindacato regionale a Milano, la leader Susanna Camusso ha attaccato il Presidente del Consiglio accusandolo di " pensare troppo al modello Thatcher ". Premier che risponde in serata con un video su YouTube: " A quei sindacati che vogliono contestarlo chiedo: dove eravate in questi anni quando si è prodotta la più grande ingiustizia, tra chi il lavoro ce l'ha e chi no. Si è pensato a difendere solo le battaglie ideologiche e non i problemi concreti della gente. Non vogliamo il mercato del lavoro di Margaret Thatcher - continua - ma creare un sistema del lavoro giusto ". Renzi ha poi fatto esempi concreti, ha raccontato storie, quella di Marta, 28 anni, che a differenza delle sue amiche che hanno un impiego pubblico lei non ha il diritto all

Save the Children: 5% minori tra 7-15 anni costretto a lavorare

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Nel nostro Paese oltre il 5% dei minori di età compresa tra i 7 e 15 anni è coinvolto nel lavoro minorile. E’ quanto emerge dall’indagine sul lavoro minorile, la prima dopo oltre 10 anni, realizzata dall’Associazione Bruno Trentin e da Save the Children.  Leggiamo dal sito de Il Post. Il rapporto è stato presentato oggi a Roma alla vigilia della Giornata mondiale contro il lavoro minorile 2013, nel corso di un convegno alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Enrico Giovannini, del sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria e del segretario generale della Cgil Susanna Camusso. Sono 260mila i pre-adolescenti ‘costretti’ a lavorare già giovanissimi a causa delle condizioni familiari, di un rapporto con la scuola che non funziona o per far fronte da soli ai loro bisogni, e sono 30mila i 14-15enni a rischio di sfruttamento che fanno un lavoro pericoloso per la loro salute, sicurezza o integrità morale, lavorando di notte o in modo continuativo,

Più fondi e risorse per i centri antiviolenza

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I numeri sono alti, troppo alti: 127 donne uccise dai loro compagni, fratelli, mariti nel 2010, 137 nel 2011 e già 55 nel 2012.  “I media li segnalano come omicidi passionali - spiega Tilt - storie di raptus, amori sbagliati, gelosia. Si tratta invece di una pratica violenta di matrice non patologica ma culturale. Il nome che la identifica è femminicidio, neologismo in uso già da anni anche in Italia, che indica la distruzione fisica, simbolica, psicologica, economica, istituzionale della donna”. Venerdì a palazzo Marino — il municipio di Milano — si è riunita la rete di associazioni che si riconosce sotto il cappello di Se non ora quando Milano. Sala piena, donne e uomini e qualche passeggino. Ci racconta dell'incontro Rita Querzé (Corriere della Sera, 12 maggio 2012) Dopo una ventina di violenze sessuali nel giro di un mese solo nel capoluogo lombardo, i soprusi sulle donne diventano un’emergenza riconosciuta (e temuta). A Milano e non solo. L’ultimo caso è st

Gli appuntamenti della settimana

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In questa settimana ci attendono importanti appuntamenti di campagna elettorale a Monza e non solo. In particolare vi segnaliamo: Giovedì 26 ore 19.00 in piazza Roma (Arengario) interverrà Pierluigi Bersani per a sostegno di Roberto Scanagatti e dei candidati sindaci dei nostri comuni. Sabato 29 ore 9.30 in piazza San Paolo “Tutti x Monza” : Giuliano Pisapia a sostegno di Roberto Scanagatti e dei candidati sindaci dei nostri comuni. A quest’ultima iniziativa siamo tutti chiamati a collaborare nel volantinaggio e nella diffusione del materiale elettorale in tutti i quartieri della città. Questa iniziativa la racconteremo in modo approfondito nei prossimi giorni .  Nel frattempo segnatela in agenda. Il 25 aprile rappresenta un’altra giornata di impegno e testimonianza civica per tutti noi. Questa mattina vi abbiamo raccontato quello che l'Anpi brugherese ha organizzato. Oltre alla presenza alle iniziative locali però non possiamo mancare alla manifestazione

Tempo scaduto

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Era il 21 settembre 2011. Il presidente degli industriali, Emma Marcegaglia , e i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, si incontrarono per proporre al Governo una serie di misure fondamentali per il rilancio della crescita come la riforma fiscale e l'abbassamento delle tasse per i lavoratori dipendenti. L'accordo era stato in quei mesi l'unico segnale positivo, di fiducia, sul quale puntare per avviare una nuova fase di concertazione e di ricostruzione del paes e. Da allora il nulla. Il Governo non ha mai risposto alle parti sociali, tanto meno al presidente degli industriali, Emma Marcegaglia. 18 Ottobre 2011: a 30 giorni da quell'appuntamento, gli industriali ci hanno riprovato. Ieri le imprese hanno scritto al presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, ed hanno elencato per l'ennesima volta le mancanze del governo lanciando l'ennesimo grido d'allarme:   "L'Italia ha mezzi e ri

Grazie al Governo sarà più facile licenziare

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Si apre oggi una settimana molto importante per l'Italia. Si attende la riapertura dei mercati , per vedere come saranno accolte le ultime novità sulla manovra economica, in attesa poi che giovedì la Banca Centrale Europea decida se continuare a sostenere l'Italia , con l'acquisto dei titoli di Stato. Intanto ieri la Commissione Bilancio del Senato ha dato parere favorevole alla manovra , che sarà discussa dall'aula a partire da domani. E non mancano, purtroppo, le novità negative. I contratti di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale «operano anche in deroga alle disposizioni di legge» e «alle relative regolamentazioni contenute nei contratti collettivi nazionali» . È quanto esplicita un emendamento alla manovra, presentato dalla maggioranza e approvato dalla Commissione Bilancio del Senato. Tra le materie per le quali è possibile la deroga dalla legge e dai contratti nazionali leggiamo sul sito de " Il Corriere della Sera " figura

Il lavoro per unire il Paese/2

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Oggi il quotidiano L'Unita intervista Susanna Camusso sul caso Fincantieri che è solo l’ultimo, gravissimo episodio secondo il segretario della CGIL che conferma l’arroganza e la violenza della “cultura” di questi tempi, di una ideologia che scarica sui lavoratori, sulle famiglie, sugli ultimi, gli errori, le mancate scelte dell’azienda, il disinteresse del governo. Susanna Camusso, inoltre, analizza  l’ultimo dramma sociale esploso in queste ore nei cantieri navali di Castellammare di Stabia e di Sestri Ponente, un ulteriore atto della crisi economica e politica che attanaglia il paese, ma soprattutto il segno dell’incapacità di Berlusconi di dare risposte credibili, coerenti, alle domande dei lavoratori, dei giovani, delle donne, anche alle imprese sempre più deluse. Il leader della Cgil ritiene «che da questo governo non possiamo aspettarci nulla, è necessario un profondo cambiamento e forse il vento sta cambiando». Continua a leggere sul sito de L'Unita . ..