Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Spagna

Il sogno indipendentista dei catalani e l'incubo di Artur Mas

Immagine
Giacomo Imperatori da Barcellona ci aggiorna sull'esito delle elezioni in Catalogna, dopo la marcia indipendentista dell'11 settembre, che ci aveva raccontato qui . Artur Mas non è riuscito a realizzare il sogno di diventare il paladino dell’indipendentismo catalano. Dopo la grande manifestazione dell’11 settembre scorso per l’indipendenza della Catalogna, il President proclamò le elezioni anticipate facendo un accorato appello ai catalani affinché gli garantissero un plebiscito nazionalista. Poteva continuare a governare per altri due anni con un’ampia maggioranza, ma aveva di sciogliere il Parlament per trasformarsi nel leader che avrebbe portato il suo popolo all’indipendenza. Le elezioni di domenica scorsa, però, non gli hanno sorriso. Se è vero che i catalani hanno sostanzialmente confermato il desiderio di avere uno stato proprio (la rappresentanza parlamentare dei partiti nazionalisti ed indipendentisti guadagna un seggio arrivando a 87 deputati su to

Diario di un brianzolo alla Diada “histórica” de Catalunya

Immagine
Lo scorso 11 settembre una marea umana ha chiesto, a gran voce, l'indipendenza della Catalogna dal governo centrale di Madrid. Giacomo Imperatori, già "corrispondente" per Brugherio de "Il Giornale di Monza", vive a Barcellona ormai da qualche anno. Dopo l'articolo sulle elezioni spagnole, che abbiamo pubblicato a novembre qui , ci racconta cosa è successo a Barcellona la scorsa settimana. Il mio primo 11 settembre a Barcellona lo ho vissuto 5 anni fa. Appena arrivato per l'Erasmus, quando mi dissero che l'università sarebbe rimasta chiusa arrivai perfino a pensare che si trattasse della commemorazione dell'attacco alle Torri Gemelle. La stramba ipotesi a stelle e strisce fu poi spazzata via dal fiume di bandiere con le quattro righe rosse su sfondo giallo che riempirono la città. Da allora ho potuto conoscere sempre più la Catalogna, la sua gente, la sua cultura e non ho voluto mancare alla Diada “histórica”, come è stata annunciata da tu

Rubalcaba è la risposta socialista

Immagine
Con il blog cerchiamo sempre di avere uno sguardo anche su quello che accade nel mondo. Abbiamo parlato nei giorni scorsi di Francoise Hollande, candidato del Partito Socialista Francese , che secondo un sondaggio è avanti nell´indice di gradimento degli elettori francesi , rispetto al presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy, in vista del primo turno delle elezioni presidenziali . Oggi vogliamo raccontarvi quello che è successo nel fine settimana appena trascorso in Spagna. I 956 delegati del 38mo Congresso del Psoe di Siviglia hanno eletto l'ex-vicepremier Alfredo Rubalcaba nuovo leader del socialismo spagnolo in sostituzione di Jose' Luis Zapatero. Nell'elezione del nuovo segretario generale del partito, Rubalcaba ha ottenuto 487 voti, contro i 465 voti della sfidante Carmen Chacon, già ministro della difesa nel Governo di Zapatero. I delegati socialisti hanno optato per l’esperienza e la professionalità , di fronte alla promessa, così il PSOE che si è riunit

Umiliati in Europa. Adesso l'Italia rischia davvero

Immagine
E' fissato per le 18 di oggi il Consiglio dei Ministri straordinario, chiamato a varare le misure strutturali richieste ieri a gran voce dall'Unione Europea, al termine del consiglio europeo a Bruxelles. L'Irlanda sta uscendo dalla crisi, il Portogallo va nella giusta direzione, la Spagna, grazie alle politiche del Governo Zapatero e del senso di responsabilità dell'opposizione «non è più in prima linea». Sono Italia e Grecia ad aggravare la crisi dell'eurozona e spetta a questi due Paesi fare quello che va fatto, « fare i propri compiti» e assumersi le proprie responsabilità. I paesi dell'Eurozona sono pronti a tendere una mano all'Italia , ma gli aiuti non arriveranno se il Governo non si dimostrà pronto ad assumersi le proprie responsabilità. È questo il messaggio scandito a chiare, chiarissime lettere dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, dal presidente francese Nicolas Sarkozy e dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, nel