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Visualizzazione dei post con l'etichetta 150esimo unità d'Italia

I 150° anniversario dell'Unità d'Italia alla festa del PD

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Ieri serata dedicata al 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Abbiamo festeggiato in musica con la  Triuggio Marching Band  con brani preparati per l'occasione. La marching band inoltre ha percorso le principali vie del centro brugherese tra cittadini incuriositi e divertiti. Subito dopo molte persone hanno ascoltato  Carlo Cifronti    in una vera e propria  lectio magistralis  sulla storia dell'unità d'Italia. L'ex sindaco ci ha preso per mano e condotto in un vero e proprio viaggio per il Risorgimento. La partecipazione viva e attenta di moltissime persone ha sostenuto dapprima l'esibizione della marching band e successivamente accompagnato il racconto di Carlo Cifronti con numerosi applausi. Questa sera appuntamento per un altro viaggio. L'orchestrina del suonatore Jones ci accompagnerà in un percorso sonoro dedicato alla canzone d'autore. Continueremo a parlare di politica con Gigi Ponti , segretario provinciale del Pd e co

Oggi la festa per i 150 anni dell'Italia

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Oggi, alla nostra festa democratica, l'appuntamento è con una serata eccezionale, dedicata al 150° dell'Unità d'Italia. Avremo come nostri ospiti la Triuggio Marching Band , che si esibirà per noi in uno spettacolo che sicuramente stupirà piccoli e grandi. La Band partirà alle 20.45 da Piazza Roma, per raggiungere poi l'area feste. Venite con noi in piazza, per camminare a suon di musica fino all'area feste! Ecco un assaggio di quello che sa fare la Band. Dopo l'esibizione della Band, parleremo di questo importante anniversario, per la storia del nostro Paese, con un contributo di Carlo Cifronti.

Terzo appuntamento con l'ANPI

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Nell'ambito delle iniziative per il 150° dell'Unità d'Italia , e per iniziare a celebrare il 66° Anniversario della Liberazione , l'ANPI di Brugherio propone domani sera , alle 20.45 , in sala consiliare , la visione del film Roma città aperta . Roma città aperta è un film del 1945, diretto da Roberto Rossellini . È considerato il manifesto del neorealismo e uno dei capolavori assoluti del cinema mondiale. Nella Roma del 1943-44, occupata dai nazifascisti, la lotta, le sofferenze, i sacrifici della gente sono raccontati attraverso le vicende di una popolana, di un sacerdote e di un ingegnere. Il film si ispira alla storia vera di don Luigi Morosini , torturato e ucciso dai nazisti perché colluso con la Resistenza.

Una mattina mi son svegliato...

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A una settimana di distanza, vogliamo per un momento tornare alla grande festa per il 150° dell'Unità d'Italia, che si è tenuta durante l'affollatissimo consiglio comunale aperto. Due sono i gesti che hanno fatto discutere , tutti avvenuti durante l'esecuzione , da parte della Banda, di "Bella ciao" : l'uscita dal consiglio dei consiglieri Carafassi e Caggiano, e la scelta del PD e della Lista Civica Angelo Chirico Sindaco di ascoltarla in piedi. Carafassi ha duramente contestato, con un comunicato, la scelta di eseguire questa canzone, dicendo che "in questo modo si esalta chi ha diviso... purtroppo si da ancora spazio a chi ha diviso il Paese, a chi ha alimentato odi e divisioni...". Bella ciao è stata invece giustamente presentata dal Sindaco come "una canzone identificata in modo erroneo con certi colori, e anche le persone che la cantavano sono state identificate con certi colori. Invece è una canzone della nostra storia, dedicata agli

Il nostro omaggio all'Italia

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Neella settimana delle  f este per il 150° anniversario dell'unità d'Italia , abbiamo dedicato a qusto argomento una serie di approfondimenti, che ora riepiloghiamo in questo post. Abbiamo iniziato con un po' di  analisi del contesto , per proseguire poi con una riflessione sulle  ricchezze che disperdiamo  e  una sulle  caratteristiche  del nostro paese.  Poi abbiamo aggiunto un intervento di  Pierluigi Bersani , una riflessione sulla  Costituzione , un  video , l'invito ad  esporre il tricolore . Il 17 marzo è stato un giorno che ha messo in luce le qualità di un grande protagonista della nostra storia: il Presidente Napolitano . Ci siamo permessi un  consiglio ad un giovane  che si fa domande sull'Italia, e abbiamo concluso con l'amara ironia verso un il sindaco di Milano che ha disertato il consiglio comunale  per dedicarsi alla campagna elettorale. Buona rilettura!

La festa di un popolo

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Tutti i quotidiani oggi in edicola sottolineano lo straordinario successo delle manifestazioni per il 150° dell'Unità d'Italia , svolte in quasi tutte le piazze delle nostre città. E tutti i quotidiani enfatizzano la qualità dell'intervento alla Camera del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano . Come scrive oggi su Repubblica il direttore Ezio Mauro, "grazie allo spirito unitario, costituzionale e repubblicano della sua presidenza, Giorgio Napolitano è infine riuscito a trasformare in una festa nazionale e di popolo il centocinquantenario dell'unità d'Italia . Il tricolore alle finestre e ai balconi, le famiglie nelle piazze imbandierate e nei palazzi delle istituzioni aperti per l'occasione, l'inno di Mameli cantato per le strade: un popolo di cittadini ha unito patria, unità e Costituzione in un nuovo sentimento nazionale che la politica non potrà ignorare ". Qui il testo dell'intervento del Presidente Napolitano

Per Davide

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Davide è un ragazzo della scuola Leonardo che ieri mattina, quasi al termine del consiglio comunale aperto sull'Unità d'Italia , ha fatto una domanda molto precisa , dopo aver partecipato a tutta la celebrazione e aver ascoltato tutti coloro che lo avevano preceduto: "ma io cosa devo fare per non disperdere i valori dell'unità d'Italia, in concreto?" Domanda difficile e impegnativa. Se fosse toccato a me rispondere, avrei detto così: Bella domanda, Davide! E molto concreta, bravo! Ci aiuti ad evitare il rischio della retorica. Vedi, noi stamattina siamo qui riuniti tutti insieme a festeggiare il compleanno dell'Italia . Tu a scuola in questi giorni ti sei preparato per questo appuntamento. Stamattina sei uscito di casa e sei venuto qui. Hai preso la parola davanti a tutti e hai detto quello che pensavi in assuluta libertà. Hai dei compagni di classe, di gioco, di oratorio, con i quali condividi alcune esperienze, occasioni, passioni. Non dare mai per scon

Il compleanno dell'Italia (4)

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BUON COMPLEANNO, ITALIA! Qui il programma delle feste di oggi a Brugherio , che comprendono il Consiglio comunale delle 10 e il concerto delle 21.

Il compleanno dell'Italia (3)

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Oggi ero proprio indeciso sull'argomento del post quotidiano di approfondimento sul compleanno dell'Italia, che festeggiamo domani. Avevo in mente di parlare di quanto successo in alcune parti d'Italia ieri e oggi (e anche, a maggior ragione, avverà domani), ovvero della incredibile scelta della Lega di disertare le celebrazioni ufficiali , non ascoltare l'Inno nazionale, fingere le più increbili scuse per non partecipare al compleanno dell'Italia. Ma ho deciso che daremmo troppo spazio a chi conduce una politica miope e di rottura. Allora ho cambiato idea... Oggi è l'ultimo giorno da direttore de Il Sole 24 ore di Gianni Riotta. Non mi interessa qui commentare la notizia. Il saluto del direttore ai lettori è tutto dedicato alla festa di domani: il linguaggio è magari un po' buonista qua e là, ma mi sembra interessante riportare ciò che scrive Riotta: Domani, 17 marzo, festeggeremo insieme i 150 anni del nostro paese, l'Italia. Per 24 ore, come ha vol

Il compleanno dell'Italia (2)

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Una parte del paese sta affondando se stessa . Sono le amarissime parole con le quali Andrea Carandini, si è dimesso ieri da presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali. Massimo Gramellini, nel suo quotidiano Buongiorno , su La Stampa , commenta oggi le dimissioni di Carandini, con un discorso più ampio sul nostro paese. In questi giorni, nei quali festeggiamo il compleanno dell'Italia, vorremmo davvero immaginare un paese come quello descritto da Gramellini. Andrea Carandini, archeologo di fama mondiale, ha lasciato la presidenza del Consiglio superiore dei Beni culturali: i troppi tagli al bilancio gli impediscono di continuare a svolgere seriamente il suo mestiere. Non sappiamo a chi Carandini abbia materialmente rassegnato le dimissioni, dato che il ministro Bondi non esce di casa da mesi. Però ci piacerebbe almeno sapere che cos’ha fatto di male la cultura a questo Paese per meritarsi un disinteresse così suicida . Nonostante molti lo ignorino o addirittura lo dispre

Il compleanno dell'Italia (1)

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Torino, 17 marzo 1861: nasce, da un'Italia divisa in sette stati, il nuovo regno dell'Italia unita. Entriamo nella settimana dedicata ai festeggiamenti per il 150° anniversario dell'unità d'Italia ; ogni giorno dedicheremo un post a questo importante avvenimento. Iniziamo oggi con indicarvi il link dello speciale del quotidiano La Stampa : tra i tanti speciali che si possono trovare, questo del quotidiano torinese ci è parso un modo interessante e originale di raccontare 150 anni di storia del nostro paese.

La doppia festa della Lombardia

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In Lombardia la festa raddoppia . Dopo l’approvazione in consiglio regionale, finalmente anche la Lombardia può celebrare degnamente l'Unità d'Italia. Il testo della legge regionale per i festeggiamenti, proposto dal PD, è stato votato da tutte le forze politiche esclusa la Lega. La Lega ha infatti praticato a lungo l'ostruzionismo, per evitare l'approvazione del progetto di legge, e poi ha rinunciato, ottenendo in cambio il via libera per l’istituzione della festa della Regione Lombardia , che dovrebbe avvenire il 29 maggio, giorno della storica battaglia di Legnano. Nulla di nuovo quindi: PDL e Lega escono spaccati da questo voto, come dimostrano i malumori  pidiellini e le contestazioni di Formigoni . C'è un paradosso interessante: durante la festa regionale, ha spiegato Galli "non si lavorerà". E ora chi lo spiega a Calderoli che disse a proposito del 17 Marzo: "Tutti al lavoro o è incostituzionale" ? L'esponente della Lega a

Una bandiera per ogni balcone

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La lezione dei comici

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I comici, si sa, a volte rendono benissimo, con i loro personaggi e con ciò che propongono, il senso dei tempi che stiamo vivendo. Qui di seguito tre interessanti articoli sulla lezione di Benigni a Sanremo sull'unità d'Italia. Gli articoli sono tratti da Corriere , Stampa e Messaggero

Una lezione di storia

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Dopo le polemiche delle ultime settimane, ieri il Consiglio dei ministri ha deciso: il 17 marzo sarà festa nazionale. Viste le vergognose polemiche politiche , con i ministri leghisti che si inventano improbabili scuse per dire no ad una celebrazione che dovrebbe unire tutta l'Italia, ci sembra interessante riproporre la lezione di storia che ha dato Roberto Benigni sul palco di Sanremo .

Fatta l'Italia, facciamo gli Italiani

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Le polemiche e le differenti posizioni sull’opportunità di istituire un giorno di festa nazionale il 17 marzo, ricorrenza del 150° del voto parlamentare che sancisce la nascita del Regno d’Italia, rivelano il quadro di un Paese che non riesce a darsi un’identità. «Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani»: una frase, attribuita a Massimo d’Azeglio all’indomani dell’unificazione, che oggi appare ancora attuale. Ministri che prima votano per la festa e poi cambiano idea, leghisti che non hanno il coraggio di dire che a loro non interessa nulla e si inventano le scuse più assurde, presidenti di regioni che non si sentono neanche italiani... Questo ventaglio di posizioni e di dichiarazioni indica una cosa sola: il nostro vuoto culturale e politico. Un Paese che, nell’ordine: non riesce a conciliarsi con la sua storia; non riesce a comporre una ragione del suo presente; non ha una voglia di futuro. Qualcuno a questo punto si domanda se non sia il caso di lasciare perdere tutto . Leggete

Viva l'Italia. Tutta intera

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Festeggiare i 150 anni dell'Unità d'Italia è un dovere morale, politico e culturale. Lo è ancora di più domandarsi il significato dei 150 anni d'Unità oggi. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani ha introdotto la conferenza stampa di presentazione delle centocinquanta iniziative del Pd "Viva l'Italia. Tutta intera" per il grande anniversario della nostra nazione. L'Italia unita compie 150 anni. Per noi l'anniversario storico diventa l’occasione per indicare una via di uscita da quella crisi che segna il venir meno di un'idea di Paese e del suo spirito unitario. L’opportunità, per molti versi irripetibile, di elaborare un progetto sull'Italia e sul nostro destino. Nasce così l'idea di un viaggio , un itinerario per biografie, storie e racconti dell'Italia che è stata e di quella che ci piace immaginare. 150 appuntamenti, 150 luoghi della nostra storia e, al tempo stesso, altrettante immagini dell'Italia che sarà.

7 Gennaio 1797

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Partono da Reggio Emilia, la città che nel 1797 ha dato i natali al Tricolore, le celebrazioni ufficiali per il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha aperto, con l’alza bandiera in piazza Prampolini le celebrazioni del 150/o anniversario dell’unità d’Italia, Il Capo dello Stato ha lanciato anche un messaggio alla Lega: "Ritrarsi dall'impegno a celebrare il 150/esimo anniversario non giova a rendere più persuasive, potendo invece solo indebolirle,le legittime istanze di riforma federalistica e di generale rinnovamento dello Stato democratico", Nel pomeriggio Napolitano visiterà il Museo Cervi di Gattatico, che ricorda i sette figli di Alcide Cervi, contadini impegnati attivamente, insieme al padre, nella lotta partigiana e nell’assistenza ai prigionieri sovietici evasi dai campi di prigionia. I sette fratelli furono fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943. Il Museo, che ospita l’Istituto Cervi