Crescono in Lombardia le morti sul lavoro

Crescono in Lombardia le morti sul lavoro: l’indifferenza delle istituzioni sta costando vite umane. 

Da inizio anno, in Lombardia si contano 91.414 denunce di infortuni sul lavoro, di cui 155 con esito mortale. Un aumento dell’11,5% rispetto allo scorso anno, che certifica il fallimento della politica in tema di sicurezza. Come denuncia la UIL, le cause sono sempre le stesse: formazione insufficiente, risparmi sulla sicurezza e controlli ridotti all’osso. 

La Giunta Fontana e il Governo Meloni ignorano le soluzioni urgenti: servono addestramento e formazione obbligatori per i lavoratori, investimenti sulla prevenzione, lotta al lavoro sommerso e il rafforzamento dei dipartimenti di prevenzione con risorse umane ed economiche adeguate. 

Ogni morte sul lavoro è una sconfitta collettiva. Servono controlli stringenti e sanzioni esemplari per chi mette a rischio la vita dei lavoratori. La politica deve scegliere: salvare vite umane o tutelare i profitti. Noi siamo già dalla parte giusta.

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