Il governo si scusi
CasaPound è un’organizzazione neofascista e come tale andrebbe bandita. E la prima sede che andrebbe chiusa è quella che occupa abusivamente a Roma, di proprietà pubblica.
Più che di provocazione parlerei però di errore madornale autorizzare quella manifestazione in centro a Bologna, tanto più di sabato, significa aver trascurato sia l’ordine pubblico e la sicurezza, sia il rispetto che si deve a una città medaglia d’oro della Resistenza e vittima della brutale strage neofascista del 2 agosto della stazione di Bologna. Qualsiasi forma di violenza politica va sempre condannata con fermezza. Resta il fatto che non si è saputo né prevenire né gestire quanto è successo. Il governo deve scusarsi coi bolognesi, anziché lanciare proclami autoritari.
Salvini dovrebbe occuparsi di ciò che gli compete, come Ministro dei Trasporti, visto che i ritardi dei treni sono ormai cronici, i progetti di adeguamento delle autostrade sono fermi al palo e il trasporto pubblico locale è ormai esangue. Perché non si occupa di queste priorità del suo ministero?
Sulle Regionali siamo impegnati per vincere sia in Emilia-Romagna sia in Umbria. In Emilia-Romagna siamo fiduciosi. Ho parlato spesso anch’io di locomotiva d’Italia, ma il nostro compito è risolvere i problemi che ci sono, non guardarci allo specchio. E De Pascale si sta occupando esattamente di questo. Anche in Umbria siamo fiduciosi: lì governa la destra da cinque anni, ma nelle persone che ho incontrato ancora ieri ho sentito molta voglia di riscatto.
Landini ha evocato la rivolta sociale, io preferisco evocare la protesta sociale, che sarebbe sacrosanta visti i tagli del governo su sanità, scuola e i servizi previsti nella legge di Bilancio.
Stefano Bonaccini, Presidente del PD