Caso Ramelli, la nota di ANPI
Condividiamo integralmente la nota di ANPI sull'Odg presentato da Fratelli d'Italia per l'intitolazione di uno spazio pubblico a Sergio Ramelli
Ferma restando la piena condanna della violenza, di ogni colore e in ogni contesto, e la convinzione che il dialogo, il confronto e la pace debbano rappresentare i valori fondanti di ogni impegno politico e civile non possiamo non notare come questa mozione nasca da un progetto politico e culturale di una destra che intende riscrivere la Storia dell'Italia repubblicana.
Condanniamo le violenze di ogni tipo, ma non crediamo sia utile portare d’esempio una delle tante vittime di quegli anni in Italia, soprattutto se si tratta di chi è stato recentemente commemorato ancora una volta con tanto di saluto romano.
Vogliamo ricordare infatti che lo scatenarsi della violenza di quegli anni, è stata favorita dall’ideologia fascista, che nelle stragi di chiara matrice nera cercava la giustificazione per un’involuzione autoritaria. Per questo il ricordo delle vittime non ha alcun senso se non si accompagna alla chiara condanna di queste ideologie, che sono state rifiutate dalla maggior parte del popolo italiano e dai partiti che hanno difeso unitariamente la Costituzione Italiana.
Per questo chiediamo al Consiglio Comunale di riconsiderare la proposta di Fratelli d’Italia e, se si vuole procedere ad un’intitolazione che voglia condannare quel clima di violenza lo si faccia intitolando una via "tutte le vittime del terrorismo”.