Brianza, provincia italiana o regione d’Europa?

Non condividiamo i toni trionfalistici con cui sono state presentate le attività della Provincia da parte del Presidente e del centrodestra. Si può e si deve fare molto di più per essere all’altezza delle sfide del prossimo futuro.

Non ci si può crogiolare per i risultati ottenuti sull’edilizia scolastica se i nostri ragazzi sono costretti a svolgere le assemblee di istituto nell’atrio della scuola perché l’auditorium non può essere utilizzato, come succede ad esempio al liceo Banfi di Vimercate. O se una scuola è costretta a modificare l’orario settimanale di lezione a causa dei guasti all’impianto di riscaldamento. O se ogni giorno si è costretti ad affrontare l’impresa impossibile di riuscire a salire sul pullman per arrivare a scuola o rientrare a casa, perché il servizio di trasporto pubblico è totalmente carente.

In questi anni sono arrivate risorse notevoli e sono stati portati avanti interventi importanti, ma c’è un lavoro continuo e costante da fare sull’adeguamento e la manutenzione delle strutture scolastiche e serve soprattutto una nuova pianificazione. In questo senso, la progettualità sull’Omnicomprensivo di Vimercate rappresenta una priorità, per avere un’idea di scuola e di utilizzo degli spazi diversa, una struttura all’avanguardia, con un approccio diverso alla didattica.

Non si può continuare a sbandierare l’approvazione del PUMS come risultato se però non si prova a darne concreta attuazione.
Abbiamo definito il piano della mobilità sostenibile, ma continuiamo a subire scelte folli sulla realizzazione di infrastrutture autostradali, non vengono garantiti i finanziamenti necessari per la progettazione delle linee su ferro, come il prolungamento della M2, e abbiamo un trasporto pubblico su gomma vergognoso per un territorio come la Brianza. Abbiamo chiesto che ci sia un reale coinvolgimento dei Comuni, siamo molto preoccupati per la fase di predisposizione delle nuove gare e del nuovo programma di bacino del TPL.

Per quanto riguarda Pedemontana, rivendichiamo come gruppo di centrosinistra l’iniziativa di un lavoro di coordinamento con gli enti territoriali. Non abbiamo difficoltà a riconoscere i passaggi che il Presidente ha portato avanti, ma dobbiamo anche registrare il fatto che in questi anni l’attività della Provincia non ha prodotto alcun effetto utile verso Regione Lombardia, i cui vertici politici hanno continuato ad agire con indifferenza e con un atteggiamento sprezzante nei confronti di un territorio che meriterebbe invece più rispetto.

Abbiamo sollevato il tema della gratuità della Pedemontana per la parte che si sovrapporrà al tracciato della Milano-Meda. Il Presidente Santambrogio si è dichiarato concorde, auspichiamo che vengano portate avanti azioni efficaci anche su questo obiettivo.

L’infrastruttura di collegamento est-ovest doveva servire per decongestionare il traffico delle tangenziali di Milano. Con la variante D Breve il collegamento est-ovest si è perso nei campi del Parco PANE e con la Milano-Meda a pagamento andremmo a generare un inferno viabilistico insostenibile sotto tutti i punti di vista.

Secondo i report pubblicati negli scorsi mesi, la Provincia di Monza e Brianza si classifica al 9° posto per la qualità della vita. Ma se andiamo ad analizzare i singoli indicatori, notiamo un arretramento notevole per quanto riguarda gli aspetti legati alla qualità dell’aria, ai trasporti, all’ambiente e alla cultura.

Sulle politiche culturali è arrivato il momento di costruire un lavoro più articolato, senza accontentarsi dei risultati di Ville Aperte, che rappresenta senza dubbio un’eccellenza. La Provincia deve mantenere l’adesione al consorzio Villa Greppi provando a costruire sinergie con il consorzio Villa Reale. Sono realtà che offrono un valore aggiunto al territorio ben oltre il perimetro dei confini istituzionali.

Una svolta sulla cultura passa anche da un sostegno all’attività dei sistemi bibliotecari: non è accettabile che la nostra sia una delle poche Province che non versa contributi economici ai sistemi a cui aderiscono i nostri Comuni.

Anche sul tema delle partecipate è arrivato il momento di provare a fare qualche passo in più e dare concretezza alle dichiarazioni che sentiamo ripetere da tempo. In quattro anni sono stati affidati due studi a PWC ma non ci sono state azioni conseguenti. Il ciclo integrato dell’acqua e dei rifiuti affidato ad una azienda pubblica efficiente è un obiettivo che richiede capacità politica, tempismo e condivisione.

Il 3 marzo i consiglieri comunali e i sindaci dei Comuni della nostra Provincia saranno chiamati a votare per l’elezione del Presidente e del Consiglio Provinciale. È un momento di svolta per il nostro territorio e noi dobbiamo scegliere se fare della Brianza una provincia italiana o una regione d’Europa.

Vincenzo di Paolo, Capogruppo Brianza Rete Comune

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