La sanità pubblica svenduta

Oggi si ferma la sanità. Incrociano le braccia medici, infermieri e altri professionisti sanitari, stremati dai tagli del Governo Meloni, dalle tante promesse non mantenute.

I rinnovi contrattuali, tanto sbandierati dalla propaganda della destra, sono un bluff: le risorse stanziate non bastano nemmeno a coprire l’erosione dei salari, già fra i più bassi d’Europa, di fronte all’inflazione. Sulle pensioni una vera e propria azione di cattiveria di Stato, con il taglio del 25% a chi ha lavorato una vita per salvare il prossimo.

C’è stato un definanziamento netto della spesa sanitaria, e l’unica risposta per ridurre le liste d’attesa che arriva dalla destra è: lavorate di più, anche se siete allo stremo. In Italia mancano 65mila infermieri e 15mila medici, eppure la scelta di Meloni è quella di smantellare la sanità pubblica in favore di quella privata.

Se puoi pagare puoi curarti. Altrimenti rischi di dover rinunciare. Ecco la loro visione di Paese.

Per noi la bussola è l’art.32 della Costituzione. Più risorse e un piano straordinario di assunzioni per salvare la Sanità pubblica!

Partito Democratico

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