La voce del padrone

«Le liste civiche passano, hanno il loro momento di gloria poi spariscono, le nostre idee restano. Quindi: prima noi o prima gli stranieri? Questa è la domanda che faccio anche ai miei alleati. Se mi rispondono prima gli stranieri domani stacchiamo la spina…» 

Con queste parole Maurizio Ronchi, capobastone della Lega brugherese, ha attaccato i suoi alleati di amministrazione in un tragicomico comizio tenutosi domenica scorsa in piazza Roma. 

Una minaccia chiara alla lista civica di Mariele Benzi, con cui l'ex Sindaco ha antiche ruggini, frutto di una crescente insofferenza della Lega ad alcune deliberazioni passate dal Consiglio Comunale: prima la riconferma dello sportello stranieri, poi il rigetto della proposta della Lega di inserire nel nuovo regolamento nidi comunali un criterio, incostituzionale, che discrimini i figli di coppie straniere nelle graduatorie. Da ultimo la decisione della Giunta di richiudere piazza Roma al traffico per gli eventi natalizi, vista come un passo indietro rispetto all'abolizione dell'isola pedonale, anacronistico cavallo di battaglia leghista. 
Queste almeno le motivazioni esplicite, in attesa che emerga altro. 

In questo scenario si fa sentire la "voce del padrone", pronto a minacciare crisi in maggioranza per rafforzare la propria posizione sullo scenario politico locale.

Scene già viste, figlie di una vecchia politica che ha già fatto abbastanza danni alla nostra città. 

Con queste condizioni, e con questi attori, come può Brugherio fare dei passi avanti e la sua comunità guardare con fiducia al futuro?

Damiano Chirico

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