Congresso regionale, Roggiani prima candidata
Anche in Lombardia si è aperta la stagione congressuale del Partito Democratico. Dopo il confronto con tante e tanti iscritti di diversi territori, storie e generazioni, ho deciso di candidarmi alla Segreteria Regionale nella nostra Lombardia, dove le sfide saranno tante e complicate e dove servirà un Partito Democratico sempre più unito, credibile e capace.
La Lombardia, troppe volte raccontata retoricamente come l’eccellenza da una destra che la governa ininterrottamente da 30 anni senza visione e senza respiro, grazie al suo tessuto profondo e vivo ha oggi la forza della regione più importante del Paese, di cui è motore economico.
Un’eccellenza che c’è nelle lombarde e nei lombardi, nelle imprese, nei corpi sociali e che è qui volano di innovazione in tutti i campi, da quello sociale a quello tecnologico, dalla formazione all’attività di ricerca, e che nulla ha a che fare con chi ha mortificato la sanità pubblica e il sistema dei servizi alla persona, l’ambiente e la vocazione europea di questo territorio.
Anzi, l’assenza di un governo capace rischia di contribuire a far crescere diseguaglianze e marginalità.
Dopo i risultati delle ultime regionali, con la destra al governo e con la congiuntura economica che stiamo attraversando, la sfida è ancora più profonda e densa e necessita del protagonismo di tutte le intelligenze e le esperienze, in connessione con i tantissimi corpi vivi della società lombarda.
Abbiamo davanti a noi un autunno intenso per la nostra opposizione alla destra, qui in Regione e in Italia, che passerà dalla tornata dei comuni al voto e dalle elezioni europee, nelle quali si scontreranno due visioni del futuro. Al nazionalismo che ci isola e ci riporta nel passato, foriero, come ci insegna la storia, di contrasti e conflitti, contrapporremo una visione saldamente ancorata ai valori dell’Europa, unico luogo in cui elaborare risposte vere ed efficaci ai temi e alle urgenze che dobbiamo affrontare, dall’economia alla sostenibilità, dalla lotta al cambiamento climatico, dall’immigrazione alla cura del territorio.
Qui in Lombardia una delle grandi sfide, da vincere insieme all’Europa, è quella dell’uso dei fondi del PNRR, anche per una vera transizione ecologica, accompagnando le imprese e i lavoratori a questo impegno, attraendo nuovi investimenti e portando a un lavoro di qualità e sostenibile, socialmente e dal punto di vista ambientale.
Per costruire un nuovo partito e un nuovo modello di sviluppo abbiamo bisogno di tutte e tutti, valorizzando tutti i territori, anche di quelli più marginalizzati territorialmente e politicamente, dove non siamo finora riusciti ad arrivare efficacemente, insieme alle pluralità delle storie e delle competenze di cui siamo ricchi, per allargare la presenza, la prossimità e l’incisività di un nuovo PD. Sarà necessario ricostruire un pensiero forte, ridando valore agli iscritti e al popolo delle primarie, rinvigorendo circoli e federazioni, in un’alleanza forte con i nostri amministratori e le nostre amministratrici. Lo faremo portando avanti la nostra idea di autonomia, sia istituzionale, che non divide l’Italia ma restituisce protagonismo ai territori, sia politica, con l’ambizione di dare un contributo originale al progetto del Partito democratico nazionale.
Proprio l’unità che accompagna questo progetto è la migliore garanzia per l’innovazione della nostra proposta politica e per il percorso verso Lombardia 2028 che intendiamo aprire da subito, costruendo un laboratorio di idee e relazioni e per il quale voglio fin da subito ringraziare Emilio Del Bono per la generosità nell’essere protagonista di questo percorso.
Continuo a pensare la politica sia la risposta alle grandi sfide che abbiamo di fronte: una politica che sappia vivere insieme di grande idealismo e concretezza, che cambi la vita delle persone e il volto dei territori e che torni ad esserne riferimento. È quello che ho provato a fare in questi anni a Milano metropolitana come segretaria e che oggi voglio mettere a servizio del nostro partito in Lombardia.
È una scommessa che vorrei vivessimo tutti insieme. La scommessa di costruire insieme un Partito democratico forte e incisivo per la Lombardia del futuro.