Un progetto progressista, sulla base di valori comuni

“Queste amministrative ci caricano di responsabilità: consegnano al PD, che è il primo partito italiano, il diritto e il dovere di costruire un centrosinistra molto largo se vogliamo vincere le politiche, aperto alle forze del civismo che hanno svolto un ruolo straordinario.” 

Peppe Provenzano, Vicesegretario del PD, inizia così la sua intervista a la Repubblica, e continua: “Noi siamo cresciuti, al nord come al sud, uscendo dall’isolamento che nel 2018 ci aveva portati alla più sonora sconfitta della nostra storia.” 

“Questo primo turno attesta che il centrodestra non è imbattibile e che l’alleanza progressista quando non si divide è più competitiva. I veti sono soltanto un favore alla destra.” 

Provenzano interviene sul risultato a Palermo: “Mi preoccupa un calo di tensione nella lotta alla mafia, che ho più volte denunciato e su cui non faremo sconti”, e aggiunge: “C’è il rischio di consegnare il disagio sociale all’astensionismo. Esistono ampi settori della società che non si sentono coinvolti: è necessario dare risposte a questo elettorato che cova risentimento verso la politica.” 

Il Vicesegretario chiude: “Occorre intercettare il grande bacino delle forze civiche che hanno dato un contributo determinante nelle realtà locali e costruire un progetto comune a tutte le forze politiche alternative alle destre: essere la prima forza del Paese ci impone di mettere in campo un’offerta in grado di intercettare la domanda di giustizia sociale, ambientale e di diritti che solo un PD largo, aperto alle forze civiche può realizzare. Chiediamo a tutti di unirsi in un progetto progressista, democratico e riformista sulla base di valori comuni. Dobbiamo rispondere al lavoro povero con il salario minimo, all’ansia delle nuove generazioni che chiedono di approvare la legge sulla cittadinanza e il ddl Zan. Con la destra tutto questo non si può fare. È la ragione per la quale noi le larghe intese non le faremo più.” 

Intervista integrale su la Repubblica

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