Giustizia, una riforma importante

“Questa è la riforma possibile, e ciascuno ha annunciato che farà più e meglio quando vincerà le elezioni. Anche noi lo diciamo: carcere come extrema ratio, tempi certi, centralità del processo e contraddittorio. Ma io rivendico che questa riforma è stata necessariamente condivisa da una larga maggioranza come deve essere per questo tipo di riforme, ed io sono orgogliosa di averla condivisa con colleghi di FI e M5S non accedendo a soluzioni di dubbia costituzionalità e certa ingenuità, come il sorteggio per l’elezione del CSM.” 

Lo ha detto Anna Rossomando, Responsabile Giustizia e Diritti del PD, annunciando in Senato il voto favorevole dei democratici alla riforma dell’ordinamento giudiziario e del CSM

“Questa è la terza importante riforma della giustizia, dopo il processo penale e processo civile. Da oggi nessuno potrà non sapere o far finta di non sapere che il Parlamento fa le riforme sulla giustizia. Avevamo l’ossessione che la riforma potesse essere affossata e che tutto rimanesse come prima, cosa che non potevamo permetterci. Questo l’abbiamo detto anche a quella parte della magistratura che secondo noi, sbagliando, ha avuto una posizione di arroccamento e non ha voluto capire quanto di importante e di innovativo ci fosse in questa riforma.” 

“Il rischio – ha concluso – era quello dell’affossamento della riforma e del fallimento della politica, che non sarebbe stata più credibile dopo gli applausi tributati al Presidente Mattarella quando ci richiamava a questo importante dovere nel discorso di insediamento.

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