Legalità, le proposte di Libera sono un patrimonio

L’analisi, le proposte e le indicazioni che oggi sono arrivate da Libera, attraverso le parole come sempre profonde e adeguate di don Luigi Ciotti, costituiscono un patrimonio prezioso per affrontare i grandi temi della legalità e della lotta alle mafie e alla corruzione, in una stagione complessa come quella che stiamo attraversando. 

Come PD abbiamo accolto convintamente l’invito che ci è stato rivolto a partecipare alle giornate di Extralibera, che si tengono peraltro in un anno che da un lato è quello della ripartenza del Paese dopo due anni difficilissimi e dall’altro rappresenta il 30° anniversario del sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E abbiamo ascoltato con attenzione l’appello giunto dal palco ad ascoltare le proposte che arrivano dal mondo dell’associazionismo, ad assicurare coinvolgimento nei processi decisionali, a garantire percorsi di crescita dal basso di iniziative e soluzioni. 

L’esperienza di Extralibera può rappresentare un momento indispensabile di mobilitazione sociale e di partecipazione popolare per segnare un processo di radicamento al contrasto di mafie, corruzione e malaffare che dopo l’emergenza pandemica e dentro il dramma della guerra in corso possono trovare il loro fertile terreno. E don Luigi Ciotti ha molta ragione quando ci richiama ad evitare quello che ha definito il “reato di lesa gioventù”, cioè la concezione delle giovani generazioni solo come consumatori e categorie di mercato ai quali sottrarre opportunità e sui quali scaricare il peso del debito pubblico e delle nostre mancate scelte. 

Come ha ben ricordato Nicola Zingaretti nel suo indirizzo di saluto, la nostra comunità politica nel quadro di un pieno rispetto delle autonomie e delle competenze di ciascuno è pronta a fare la propria parte per un lavoro comune nella direzione della giustizia sociale e della legalità diffusa.

Enrico Borghi, Responsabile politiche per la Sicurezza nella segreteria nazionale del Partito Democratico

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