Ciriaco De Mita, la sfida della complessità

Ci ha lasciati Ciriaco De Mita, l'uomo che non aveva paura della complessità. E che, anzi, la riteneva sfida e ispirazione dell'agire politico. Uomo di provincia, uomo di cultura, uomo di Stato. Mai banale, seppe coniugare realismo e visione, serietà e ironia, concretezza e astrazione. 

De Mita, come gran parte di quella generazione, ha vissuto in prima persona alcuni dei tornanti più difficili, tragici e politicamente complessi della storia italiana, cercando di ancorare le Istituzioni ad un solido orizzonte democratico ed europeo. Più volte Ministro, Presidente del Consiglio tra il 1988 e il 1989, a lungo eurodeputato, negli ultimi anni aveva scelto di mettere a disposizione dei suoi concittadini, a Nusco, la sua vastissima esperienza politica, ricoprendo per due volte il ruolo di Sindaco. 

Leader di partito e leader di governo, un simbolo della Prima Repubblica che coniugò sempre il suo essere orgogliosamente democratico cristiano con la tenace volontà di costruire percorsi di dialogo e confronto con le forze della sinistra, di rinnovare il suo partito e le istituzioni repubblicane, un uomo che fino all’ultimo ha onorato la passione di una vita per la politica e per la comunità. 

Lo ricorderemo, oltre che per la sua lunga storia politica, anche per i tratti umani di empatia e ironia che sempre sapeva mostrare, in particolare nel dialogo con i giovani. 

Quando morirò continuerò a parlare”, disse tempo fa. 

Sarà un piacere continuare ad "ascoltarlo".

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