Il momento più solenne della democrazia parlamentare

“Bisogna trovare un profilo alto che faccia sentire tutti rappresentati. E quindi non si deve escludere nessun nome che abbia l’autorevolezza, il profilo politico e la credibilità internazionale per rappresentare l’Italia. Ovviamente però bisogna rivendicare il ruolo della politica. La candidatura di Andrea Riccardi è un segnale alla destra per dimostrare che ci sono tante personalità patrimonio collettivo del Paese, aspettiamo di capire quale sia la loro posizione”, Francesco Boccia, Responsabile autonomie territoriali ed enti locali nella Segreteria Nazionale PD, inizia così la sua intervista a La Stampa. 

Il centrosinistra avrebbe tantissime personalità di parte, ma non le stiamo proponendo perché questo è un Parlamento di minoranze e per coerenza nessuno ha diritto di prelazione.” 

Continua: “Quando Letta dice che serve un patto di legislatura, lo dice perché la coalizione di centrosinistra sente sulle proprie spalle la responsabilità della conduzione del Paese fuori dall’emergenza sanitaria, economica e ora anche internazionale: visto il rischio di un conflitto bellico alle porte dell’Europa. Serve un’Italia con istituzioni credibili quindi candidati di alto profilo, largamente condivisi e che siano in grado di rappresentare non una parte ma tutti gli italiani.” 

Boccia chiude: “Non è un rodeo, ma il momento più solenne della democrazia parlamentare e abbiamo l’obbligo di parlarci, non di contarci. Anche se uno prende dieci voti in più, non ha i numeri per eleggere da solo il Presidente. Sapendo anche che oggi questo parlamento di minoranze non è allineato ai pesi attuali dei partiti e anche al "sentimento" della società. Un elemento di cui bisogna tener conto, evitando forzature.”

Intervista integrale su La Stampa 

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