Quando siamo uniti la destra perde, e perde male
“Penso che siamo in una fase nuova. Sul piano politico è iniziata quando il Movimento 5 Stelle ha abbandonato l’antieuropeismo votando per la commissione von der Leyen. Poi è continuata nel Conte II. In questo momento chi vuole il rafforzamento della sanità pubblica, della scuola pubblica, della lotta al consumo di suolo e l’ancoraggio all’Europa, deve stare dalla stessa parte. Dall’altra ci sono due forze sovraniste che si sono divise tatticamente quando è nato il governo Draghi, ma il bluff è venuto fuori al primo tornante.” Così Francesco Boccia in una intervista a La Repubblica.
“Il punto più basso il leader della Lega lo ha toccato dando del bugiardo a Draghi sulla delega fiscale, che i suoi ministri come i nostri conoscevano. Viste con gli occhi del passato le forze progressiste possono sembrare tante e diverse, ma mi auguro facciano un percorso che le porti a interpretare i tempi.”
Sui ballottaggi Boccia spiega: “Ora guidano i candidati sindaci. Un dato oggettivo: quando siamo uniti la destra perde e perde male. Con i veti non si costruisce nulla, si distrugge, e questo è il tempo dei costruttori.”
Boccia concludendo si sofferma sulla presunta instabilità del Governo, di cui tanto si discute in questi giorni: “Mi pare evidente che sia in atto una decomposizione del centrodestra: la destra che è all’opposizione sta prendendo il sopravvento in quell’area, gli altri devono decidere cosa vogliono. Noi completeremo l’impegno assunto col Presidente Mattarella.”
L’intervista integrale su La Repubblica.