Regione Lombardia: bugie ed errori

Per 54 volte l'Istituto Superiore di Sanità ha avvisato Regione Lombardia, su incompletezze e incongruenze, a proposito dei dati forniti utili al calcolo RT. Addirittura l'ISS lamenta una percentuale di casi incompleti per la sintomatologia pari al 50%, a fronte della media nazionale del 2,5%.

Ecco come erano i "dati corretti" inviati a Roma da Fontana.

La confusione, l'approssimazione e l'incompetenza della gestione leghista stanno portando la Lombardia allo sbando, ma la Lega continua a inscenare polemiche: per togliere dell'imbarazzo Fontana compra pubblicità ingannevole sui quotidiani.

Lo scopo? Ricostruire le dinamiche che hanno portato Regione Lombardia a finire in zona rossa. Il risultato? Fake news a pagamento.

La storia ormai la conoscono tutti: Fontana disse la prima settimana di gennaio che i dati erano brutti e chiuse in autonomia le scuole superiori, ben prima che il Governo decretasse la zona rossa, che dava per scontata.

I numeri sbagliati elaborati dalla Regione avevano ingannato anche lui, ci sono le dichiarazioni pubbliche a dimostrarlo.

Fontana in questa vicenda ha unito approssimazione a tracotanza, arrivando ad aprire un contenzioso con l’ISS, un istituto tecnico e non politico, pur di uscire dall’ennesimo inciampo.

Basta, la Regione Lombardia sotto la guida di Fontana e della Lega ha gettato nel fango la propria credibilità, che non si può ricomprare con delle inserzioni a pagamento. È ora di smetterla con le bugie e con gli errori, Fontana e la sua giunta hanno fallito e se ne devono andare. Punto.

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