Il nazionalismo al capolinea

Orbán e Kaczyński vogliono mettere il veto sul bilancio europeo e provare così a bloccare il Recovery Plan.

Lo fanno per "protesta" contro le regole sullo Stato di Diritto, già approvate a maggioranza, che bloccheranno i fondi per i prossimi anni se in questi Paesi proseguiranno le violazioni dei diritti delle minoranze e gli attacchi a magistratura ed opposizione. 

Ancora una volta il loro sconsiderato atteggiamento mette l'intera unione Europea sull'orlo di una crisi e priva milioni di persone e imprese di un fondamentale aiuto finanziario.

La regola del rispetto delle leggi per accedere ai fondi europei serve per avere la garanzia che i finanziamenti raggiungano effettivamente le persone che hanno bisogno più che mai di questi aiuti. Nessun governo onesto dovrebbe avere qualcosa da ridire su questo principio.
Tuttavia Orbán e Kaczyński non guidano governi onesti: la loro ultima mossa dimostra quanto siano consapevoli di aver deformato la democrazia dei loro Paesi oltre ogni limite. 

Tutti sappiamo che non potranno reggere al lungo di fronte a un’ovvia necessità: anche gli ungheresi e i polacchi hanno bisogno delle risorse europee, del bilancio come del Recovery Plan. Questo deve essere l’inizio della fine per il nuovo nazionalismo che ha infestato il nostro continente, questo è il momento in cui può nascere una nuova Europa. 

Più unita, più forte e più giusta. 

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