Niente più scuse



A seguito delle recenti scoperte, riportiamo le parole del Consigliere Regionale, Pietro Bussolati:

"Il governatore Fontana diceva di non sapere niente della fornitura di camici richiesta dalla Regione Lombardia alla Dama Spa, società di proprietà del cognato e di sua moglie.
Ma più le indagini vanno avanti, più emergono dettagli che lo smentiscono. Come le chat dei telefoni sequestrati dalla Guardia di Finanza.

La stessa Procura di Milano parla di «diffuso coinvolgimento di Fontana in ordine alla vicenda relativa alle mascherine e ai camici accompagnato dalla parimenti evidente volontà di evitare di lasciare traccia del suo coinvolgimento mediante messaggi scritti».

Garantisti fino all'ultimo secondo di questa brutta vicenda.
Ma qualifica, umanamente e politicamente, il fatto che in piena emergenza coronavirus, con un Paese e un'intera comunità in oggettiva difficoltà, qualcuno, invece di battersi per debellare il virus, era distratto a fare pasticci tra fondi esteri e affari di famiglia.

Le dimissioni di Fontana per come ha gestito l’emergenza sarebbero un atto d’amore per la Lombardia, come può governare la Regione ancora impegnata nella lotta al virus?"


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