Brugherio ha un nuovo PGT, che guarda alla comunità, che guarda al futuro
Brugherio ha un nuovo PGT.
Ci
siamo arrivati dopo mesi e mesi di lavoro, secondo il percorso che la
legge prevede; nelle ultime settimane, in commissione urbanistica a
discutere le osservazioni che sono state presentate, negli ultimi
giorni a discutere e votare in consiglio comunale.
Le
modalità di discussione sono state decise dalla conferenza
capigruppo; le regole si decidono insieme, e quando si decidono si
rispettano. Fin dalla prima sera, alcuni gruppi della minoranza hanno
chiesto una revisione delle stesse. Non succede spesso di
interrompere il Consiglio per riunire i capigruppo; in quella
circostanza, si è deciso di raddoppiare i tempi di intervento dei
consiglieri, ma anche questa ulteriore apertura è stata ritenuta
insufficiente.
Ci
dispiace che alcuni consiglieri abbiano scelto di non partecipare
alla votazione, non ci sono piaciute scene più folcloristiche quali
bavagli prontamente fotografati per il web. Tuttavia, non ci stiamo a
utilizzare le regole come strumento per quella che è la lotta
politica: ribadiamo che la modalità di discussione scelta è stata
il frutto di una decisione a cui hanno contributo tutti i soggetti
coinvolti nel Consiglio comunale. Nessuno può avere il diritto di
passare sopra gli altri per affermare la propria idea.
Il
Consiglio comunale deve essere il luogo in cui le diverse idee
vengono condivise, discusse, dibattute, e infine si vota. Senza nulla
togliere all’approfondimento tecnico, attraverso il quale passa la
chiarezza della decisione e - anche - la correttezza formale e legale
dei propri atti, rimane la necessità imprescindibile per la politica
vera di mettere in discussione punti di vista diversi sulla società
in cui viviamo, sulla nostra città, su di noi.
E’
stato più volte richiamato in fase di discussione il programma con
il quale ci siamo presentati ai cittadini; come se rimanere fedeli a
quello che si è detto in campagna elettorale (e sul quale i
cittadini ti hanno votato) sia una colpa.
Il
PGT che abbiamo approvato riesce a rimanere fedele a tante cose che
sono state dette quando il nostro sindaco si è presentato (riduzione
del consumo di suolo, riqualificazione del centro senza progetti
invasivi, attenzione ai parchi, priorità ai servizi in ottica di una
città che non è solo costruzione ma è il luogo in cui le persone
possono soddisfare la maggior parte dei bisogni, attenzione alle
periferie, rispetto per la Storia di Brugherio) integrandole con la
situazione di oggi, all’insegna di una politica che vuole essere
coerente con se stessa senza rinunciare alle responsabilità.
Sono
stati mesi nei quali abbiamo visto e valutato diverse ipotesi per il
centro di Brugherio. Abbiamo scoperto nelle ultime discussioni che il
progetto della “corte del comune” incontrava un largo favore
presso tanti gruppi di opposizione, sebbene quando alcuni di essi
amministravano avevano proposto un altro progetto (la porta delle
torri). Quel progetto non c’è più, e allora più che
interrogarci, anche legittimamente, sui motivi (che il sindaco nella
sua risposta ha sapientemente riepilogato) che ci hanno condotto al
superamento, preferiamo spiegare quale visione abbiamo del centro: il
nuovo PGT a nostro avviso interpreta correttamente la specificità
della nostra città, che non ha un centro ma è policentrica, e
tuttavia cerca, a partire dalla situazione che abbiamo, di “ordinare”
la zona centrale, attraverso l’asse che parte da viale Lombardia,
fino al cinema San Giuseppe, con una continuità di strutture di
pubblica utilità che vanno dalle residenze per gli anziani, al parco
di Villa Fiorita, all’acquisizione dell’edificio storico di Maria
Bambina, al comune, alla biblioteca. Le cubature di residenziale in
questo tratto sono state ridotte rispetto alle ipotesi iniziali,
mantenendo tuttavia un vasto intervento sulla città da parte degli
operatori.
Abbiamo
davanti ora le diverse possibilità che si aprono per l’edificio
acquisito, rimane il nodo dell’edificio davanti al comune; avremo
un centro più completo e coerente, la cui idea che sottende il piano
è quello di rispettate la storia e la specificità della nostra
città, e di offrire, come Comune, ma anche come città (secondo una
visione di “pubblico” più moderna ed europea, cioè che non si
identifica esclusivamente con lo Stato, il Comune in questo caso)
molti servizi che si snodato intorno a un asse centrale.
I
Plis. Crediamo nei plis. Sappiamo che si tratta di uno strumento
transitorio, che la legge regionale ci porterà a ripensare;
tuttavia, ne sosteniamo lo spirito, che è quello di indurre i comuni
a lavorare insieme. E’ una cosa che sosteniamo anche in altri
ambiti (i servizi sociali, la tutela dell’ambiente, la gestione
dell’acqua, il tema della formazione e dei servizi per l’impiego),
e che riteniamo sia doverosa anche per il governo del territorio.
Ripeto, non è un “consegnare ad altri” decisioni su pezzi di
territorio di Brugherio. E’ la consapevolezza che sempre più oggi
occorre che i comuni affrontino insieme i problemi. Siamo
all’avanguardia nell’accettare questo? Forse. Ma non intendiamo
rinunciarvi.
Crediamo
nella tutela del suolo. La riduzione del consumo di suolo non è un
argomento da propaganda elettorale per noi, e non è un adempimento
burocratico di una legge regionale. E’ una idea di città, che
abbiamo voluto declinare concretamente a partire dalle diverse
esigenze. E in ogni caso, da 48.000 di previsione di abitanti, la
Brugherio dei prossimi anni crescerà di poco più di 2000 abitanti,
fermandosi a 36.000. Questi sono fatti, non click.
Crediamo
che gli interventi urbanistici debbano avvenire insieme e che si
debba privilegiare l’aspetto dei servizi e delle cose pubbliche; lo
crediamo perché troppe volte in passato non è successo, e non
vogliamo che si ripeta. Per questo, ci siamo preoccupati di
considerare quali strumenti ci consentiranno un controllo
sull’attuazione del PGT in tutte le sue parti. Quello che abbiamo
votato non è un libro più o meno dei sogni che vediamo se si
realizza… Bensì un programma concreto che ora è da attuare.
Tuttavia, laddove l’intervento completo costituiva un elemento
ostativo per fare, si è cercato di usare flessibilità e buon senso,
senza rinunciare al controllo del Comune.
A
questo PGT sono state presentate 176 osservazioni.
Ringraziamo
i cittadini che hanno voluto contribuire; ciascuna di esse è stata
discussa in commissione e votata in consiglio, come era nostro dovere
farlo. Molte di esse ci hanno consentito di approfondire e conoscere
meglio la città.
Molte
sono state accolte, altre no. Tuttavia, ci preme sottolinea che il
tema non è quante osservazioni abbiamo accolto, se poche, se troppe.
Il punto è se questo PGT interpreta correttamente quello che
Brugherio può diventare. E quindi, se ognuno di noi può trovare
all’interno non il suo pezzetto, bensì la sua città. L’interesse
particolare non è di per sé sbagliato e non è tutto. Senza
sminuire le questioni poste, il PGT funzionerà se saprà offrire a
noi una città migliore: una città dei servizi, più verde, con
possibilità per lo sviluppo e l’impresa, con luoghi di
aggregazione e incontro.
Tre
anni fa esatti, Marco Troiano diventava sindaco.
Oggi,
cosa è successo? Abbiamo riaperto il centro sportivo, stiamo
celebrando il 150° della città, stiamo curando i nostri parchi,
stiamo tenendo i conti in ordine; abbiamo un nuovo piano del
traffico, ci stiamo occupando dell’abitazione delle persone e della
scuola dei nostri ragazzi. E abbiamo dato alla città un nuovo Piano
di Governo del Territorio, che guarda alla comunità, che guarda al
futuro.
Pietro Virtuani
Consigliere comunale PD Brugherio
Consigliere comunale PD Brugherio