Si è chiusa la Festa Nazionale de L'Unità


Si è chiusa ieri la Festa Nazionale de L'Unità, a Bologna, con un discorso di Matteo Renzi. 
Europa, politica economica e politica estera sono stati i temi al centro della prima parte del discorso di Renzi, che ricordando la recente nomina di Federica Mogherini ad Alto rappresentante, ha sottolineato come “questo per noi significa che la politica estera europea deve diventare una cosa seria”.

"Siamo un partito che è visto come una speranza in tutta Europa, è un risultato che deve lasciarci i brividi e darci responsabilità", ha poi aggiunto il segretario, ricordando il risultato raggiunto dal Pd alle ultime elezioni europee.
"Insieme dobbiamo cambiare l'Europa e costruirne una più legata alla crescita e meno al rigore, più al lavoro, alle famiglie e meno alle banche", ha aggiunto.
E ancora a proposito del risultato alle europee: "Il 41% è innanzitutto responsabilità e lo abbiamo preso perché gli italiani ci hanno chiesto di riscrivere la storia di questo Paese. O l'Italia la cambiamo noi o non la cambia nessuno". 
Sempre sull’Europa, e delle azione necessarie sul versante dell’immigrazione, Renzi ha ricordato che “questa notte è nata una bambina salvata dai militari italiani. Dire che c'è spazio per la politica significa dire all'Europa che possiamo occuparci solo dei vincoli di bilancio e non di ciò che avviene nel mare Mediterraneo, si smetta di lasciar sola l'Italia”.

Passando ai temi economici, il premier ha rivendicato la scelta degli 80 euro perché “rappresentano un’idea di società. L’idea che chi ha sempre dato finalmente comincia a ricevere qualcosa indietro. Questa è giustizia sociale”. 

Nel lungo passaggio sulla scuola, Renzi ha chiarito che "abbiamo detto mai più precari e supplenti ma anche che gli scatti non siano solo sull'anzianità ma sulla base della qualità del lavoro. Il merito è di sinistra, la qualità è di sinistra, il talento è di sinistra. Io voglio stare dalla parte dell'uguaglianza non dell'egualitarismo".

Il segretario del Pd ha dunque concluso il suo discorso passando a parlare del partito.
“Il Pd deve trovare un proprio modo di stare insieme. In un partito che ha preso il 41% nessuno può fare da solo”, ha tenuto a sottolineare, ma, ha aggiunto “chi ha vinto le primarie deve far sì che le cose promesse vengano realizzate: il diritto di veto non c'è per nessuno. Il Pd ha un sacco di cose da fare e non può permettersi di perdere tempo a litigare. Per questo venerdì presenteremo la nuova segreteria e la mia proposta è che sia unitaria”.

"A nessuno può essere permesso di fermare il cambiamento. Il futuro è un luogo bellissimo, andiamoci insieme", ha concluso.

Post popolari in questo blog

Autovelox, le incredibili parole di Benzi

Una maggioranza cieca e sorda

Bocciati