Pietro Virtuani scrive a Matteo Renzi. Il lavoro al centro della nostra agenda

Pietro Virtuani, segretario provinciale per Monza e la Brianza, ha scritto una lettera a Matteo Renzi, rilanciando l'impegno che i Democratici devono avere per il lavoro.
La pubblichiamo anche sul nostro blog.
Caro Matteo,qui devi esserci perché non possiamo più aspettare.Il 2 aprile i 212 lavoratori della Delchi Carrier di Villasanta vedranno scadere la procedura di mobilità, e così la situazione per loro e le loro famiglie si farà davvero drammatica. Tantissime famiglie che andranno ad aggiungersi alle tante che hanno perso il lavoro nella nostra Brianza. Parliamo di un azienda storica del territorio, prima conosciuta come Dell’Orto & Chieregatti, poi trasformata in Delchi, e infine inglobata nel gruppo americano della Carrier.Come PD abbiamo sondato varie strade, facilitando l’incontro tra RSU, Azienda e istituzioni: in consiglio regionale il nostro capogruppo Enrico Brambilla si è attivato con la giunta, mentre L’On. Roberto Rampi ha presentato alla Camera un’interrogazione. Non si tratta solo della doverosa attenzione ai problemi delle persone: riguarda più in generale la politica industriale del nostro paese, perché non stiamo parlando di un’azienda fuori mercato, bensì di un’azienda con un ottimo prodotto, che delocalizza fuori dall'Italia per ragioni di profitto.Per questo dobbiamo lavorare, tutti, per trasformare l'Italia in un paese attrattivo per chi vuole investire, e dobbiamo rivedere le leggi che regolano i rapporti con le multinazionali, ma non possiamo trascurare, ora, il dramma di queste persone. Dobbiamo saper tenere insieme l'attenzione all'emergenza con il lavoro di prospettiva.Un tempo nella nostra zona avevamo un diffuso tessuto industriale, c’erano la “silicon valley” d'Italia, le eccellenze del design, la produzione del mobile, che da anni fanno sempre più fatica. Quando verrai in Brianza, avremo modo di parlarne, perché quello della Delchi Carrier non è l'unico problema: conoscerai senz’altro le vicende della ST, della Micron, dell’Alcatel-Lucent, della Candy, delle tante altre. Ma adesso occorre agire in fretta, per quelle 212 persone.Nel caso di Micron poi sono coinvolte 419 persone in Italia e si tratta di un’azienda solida, con un fatturato in attivo, che brevetta e realizza prodotti innovativi. Prodotti, brevetti, parco clienti vengono portati negli Stati Uniti e all'Italia rimane il carico sociale e un rischio serio di perdita di competitiva. Si decide il 7 di Aprile.Confido nel tuo pronto intervento.Pietro VirtuaniSegretario del Pd di Monza e Brianza

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