Bill De Blasio. Un democratico (ed Italiano) sindaco di New York
Bill de Blasio con il 73,6% delle preferenze, contro il 24% di Joe Lhota, è il nuovo sindaco di New York. Dopo 20 anni nella Grande Mela finisce l'era repubblicana e si volta pagina, si passa a quella democratica. De Blasio succede all'ex repubblicano, diventato poi indipendete, Michael Bloomberg che è stato in carica per 3 mandati. Leggendo il nome balza subito all'occhio il cognome italiano e infatti è così: il neo primo cittadino newyorkese è originario del Belpaese, precisamente di Sant'Agata de' Goti, in provincia di Benevento in Campania.
Nel suo discorso da neo eletto alla Park Slope Armony, il quartier generale dell'italoamericano, ha evidenziato come non sottovaluterà nessuno ringraziando in più lingue, comprese l'italiano e lo spagnolo per la comunità latinoamericana presente in città.Alle primarie del suo partito era considerato uno dei candidati più di sinistra e lo dice anche Civati oggi nel suo blog invitando la sinistra italiana a riflettere. "Back to URSS": è questo il titolo scelto dal New York Post. De Blasio in campagna elettorale aveva proposto l'aumento del salario minimo (anche questo ripreso da Civati sempre nel suo blog), più tasse per i ricchi in modo da poter finanziare gli asili e più serivizi sociali per le classi sociali più deboli in quanto sostiene che la città sia spaccata tra ricchi e poveri. Ha anche difeso il sistema scolastico pubblico. Bill in campagna ha "usato" molto (si fa per dire) la sua famiglia in modo da avvicinare un elettorato eterogeneo e variegato infatti, la moglie è nera, bisessuale ed è una poetessa e attivista politica. Ha anche due figli che si chiamano Chiara e Dante. Quest'ultimo, 15 anni, si è messo in mostra grazie alla sua capigliatura afro tanto da far discutere la stampa e portare Jon Stewart ad una sua imitazione nel corso del satirico ".
(La sua intervista in Italiano)
(Un bel ritratto, da leggere)
Simone Castelli