Alfano si dimetta

La vicenda kazaka presenta risvolti inquietanti che sono necessariamente da approfondire, ma ciò non toglie che il Ministro Alfano si trova in questo momento in una posizione insostenibile: sapeva e ha fatto finta di nulla, o non sapeva? Nel primo caso ha commesso un grosso errore, pertanto deve prenderne atto e lasciare; nel secondo, quale autorevolezza può avere un Ministro che si trova in questo modo scavalcato e isolato? 

Le sue dimissioni dal Viminale non esauriscono affatto la vicenda, ma sono necessarie.

Non solo per le sue responsabilità di fronte a un fatto gravissimo che ha visto il nostro Paese violare i principi e le regole del diritto internazionale nella sfera fondamentale del rispetto dei diritti umani, ma di fronte allo stesso governo e al paese. Faccia un passo indietro e aiuti in questo modo l'Italia a riconquistare autorevolezza, il Governo a rafforzarsi facendo pulizia dopo una situazione del genere.

Il governo con il PDL non sarà mai il nostro governo; è stata una scelta difficile di fronte a un risultato elettorale molto deludente e alla chiusura totale delle altre forze politiche, in primis del 5stelle, che sperava di poter lucrare consensi sull'esecutivo invece che mettersi seriamente in gioco per cambiare l'Italia. Noi in questa sfida ci siamo stati, per quanto ogni giorno diventi più difficile; adesso tocca anche al segretario del PDL fare un passo serio in questa direzione.

L'ex Ministro Iosefa Idem, per un fatto molto meno grave e non lesivo di diritto umano alcuno, si è dimessa. Per questo caso, non è possibile nessun altro esito.

Il PD è compatto nel chiedere un passo indietro: oltre a il Segretario Epifani e lo stesso Renzi, anche Gianni Cuperlo in una bella intervista oggi chiede un passo indietro ad Alfano: "Sarebbe un atto di sensibilità istituzionale se di fronte a questi eventi e agli sviluppi che hanno avuto, il ministro Alfano scegliesse di rimettere le sue deleghe nelle mani del Presidente del Consiglio".

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