Scuola, nuovo piano triennale di assunzioni per 44mila precari


Il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha illustrato dinnanzi alle commissioni Istruzione e Cultura di Senato e Camera le linee programmatiche su scuola, università e ricerca.

L'annunciato piano di nuove assunzioni per i precari si svolgerà «garantendo il giusto equilibrio tra assorbimento del personale precario e concorso pubblico». Le priorità Parlando di scuola, il ministro ha ribadito la necessità di arrivare a un canale unico di finanziamento per l'edilizia soolastica, sottolineando anche la necessità di un meccanismo «che consenta agli enti locali di poter spendere, derogando, di Claudio Tucci.

Tra i problemi individuati come prioritari, la dispersione scolastica, che ha ricadute disastrose sul percorso di vita dei singoli e sull'intera comunità nazionale.

L’idea di fondo è reinvestire sulla scuola, arrivando al 6% del Pil, il livello medio dei Paesi Ocse” in modo da coprire il 33% dei posti all'asilo nido, garantire a tutti un posto nella scuola dell’infanzia, ripristinare il tempo pieno e il modulo a 30 ore con le compresenze nella primaria, allungare il tempo scuola nelle medie, affidandolo a una generazione di insegnanti specializzati nel rapporto con adolescenti e preadolescenti.

A nome del Pd la capogruppo democratica in commissione Istruzione al Senato, Francesca Puglisi, ha commentando le linee guida del Governo per l’istruzione, l’università e la ricerca, presentate oggi

“Finalmente un programma chiaro - ha sottolineato Puglisi - che può ricostruire un clima di fiducia nel mondo della scuola ed una reale volontà di investire nel capitale umano, come precondizione per l’equità, la mobilità sociale e la crescita".

Per la senatrice del Pd “il programma di interventi di sistema per l'edilizia scolastica, la semplificazione istituzionale e normativa della scuola, la valorizzazione del personale scolastico e una seria lotta alla precarietà per garantire continuità didattica agli studenti attraverso la definitiva affermazione dell'organico funzionale”, insieme agli “interventi proposti per garantire apprendimenti di qualità e per combattere la dispersione scolastica, la diffusione della scuola dell'infanzia e del tempo pieno nella scuola del primo ciclo, sono le priorità che aspettavamo da molto tempo”.

La volontà di puntare sull'innalzamento dei livelli di istruzione della popolazione italiana, riallineando gradualmente al resto d'Europa il fondo nazionale per il diritto allo studio e un serio piano nazionale per la ricerca - ha concluso Puglisi - non sono le linee di una politica settoriale, ma un’attuazione specifica delle politiche generali del governo Letta per la crescita e il rilancio dell'occupazione giovanile”.

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