La doppia preferenza, un esperimento riuscito.

Nelle elezioni appena trascorse sono state caratterizzate da una novità piuttosto rilevante, la possibilità di inserire la doppia preferenza di genere, la possibilità di votare per un uomo ed una donna appartenenti allo stesso partito.
E' stata una novità che è stata poco sottolineata nelle analisi del voto successive alle elezioni, ma che ha prodotto numerosi effetti, ad una rapida osservazione della composizione del consiglio comunale.

Il nostro partito, qui a Brugherio, per fare un primo esempio, è riuscito ad ottenere 11 seggi, dei quali sei saranno occupati da donne ed i restanti cinque da uomini.

Non è stato un caso isolato, visto che una situazione del tutto analoga si è verificata in quasi in tutti i maggiori centri.
A Roma la giunta Alemanno nel 2011 era stata protagonista di un rimprovero da parte del TAR per il mancato rispetto della presenza femminile al suo interno. Situazione non dissimile in consiglio: nel 2008 eradisno state elette solo quattro candidate su sessanta posti ponibili. Oggi con il nuovo sindaco Marino sono state elette tredici consigliere su quarantotto posti. Inoltre sono donne anche le consigliere più votate in assoluto come il vicesindaco uscente Sveva Belviso, (11.008 preferenze) ed Estella Marino (9.221). Una di centrodestra, l’altra di centrosinistra.

La nuova legge ha insomma prodotto effetti piuttosto evidenti nel riequilibrare i rapporti di forza tra generi all'interno dei consigli comunali. Di certo sarebbe riduttivo dire che il merito dei risultati ottenuti dalle donne sia da attribuire esclusivamente a questo meccanismo, però è necessario far notare quanto questo strumento abbia consentito agli elettori di diversificare le proprie preferenze dando la possibilità a molte donne di emergere. E lo ha fatto in un periodo in cui astensionismo avrebbe potutto produrre una sottorappresentanza piuttosto vistosa delle donne all'interno dei consigli comunali.
Mao

(via iMille.org)

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