La storia di Carolina Girasole, sindaco antimafia


Mentre a Brugherio sorridiamo per i risultati del primo turno, e viviamo con speranza i giorni che ci separano dal ballottaggio, vogliamo gettare uno sguardo alle periferie del voto, per raccontare una storia.

La storia di Carolina Girasole, sindaco anti 'ndrangheta del comune di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, uscita sconfitta dalle elezioni comunali appena trascorse. Il lavoro di questi anni, fortemente incentrato sulla legalità, che aveva condotto alla confisca di numerose attività legate a traffici malavitosi, non è stato premiato, nè tanto meno accettato dai suoi concittadini.

Che anzi, oggi, festeggiavano nei bar, come viene sapientemente descritto dall'articolo dal quale traiamo spunto, di Niccolò Zancan, sulla Stampa:

Nei bar non ti danno tregua. Offrono cornetti e brindano: «Ce ne siamo liberati! Evviva! Quella si credeva la paladina della giustizia, ma ha detto soltanto falsità. Qui si sta benissimo, altroché mafiosi. Dovete scriverlo: da cinque anni non c’è un morto ammazzato. Mentre quella ha ucciso il turismo a forza di parlare di ‘ndrangheta. Ha infangato tutto il paese. Voleva fare carriera sulla pelle nostra»

Poco importano le macchine bruciate, le intimidazioni subite, ed al contempo le ludoteche, gli orti botanici sorti nei terreni confiscati, che aveva creato lavoro attraverso la collaborazione con Libera di Don Ciotti.

Il paese l'ha rigettata, come se fosse stata un essere avulso da quell'insieme che lei aveva provato a scalfire per la prima volta. Come se avesse raccontato qualcosa di inesistente.

Ad essere eletto è un giovane imprenditore, candidato del Pdl, famoso per essere stato fotografato qualche tempo fa in un locale pubblico insieme al senatore Nicola De Girolamo, che recentemente ha patteggiato cinque anni di carcere.

Raccontiamo questa storia perché adesso, lontana dai riflettori che aveva acceso su quella realtà, Carolina Girasole sarà più sola, e all'amarezza si potrà sommare la paura.

L'abbiamo raccontata perché qui a Brugherio, dove si, esiste l'ndrangheta, ma dove non viviamo situazioni così drammatiche, dove le macchine non vengono incendiate, dove i candidati sindaci si sono confrontati lealmente, abbiamo il dovere di onorare il coraggio che questa donna ha dimostrato.

Mao

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