«L’allegria sta arrivando»

Marco (Obama) Troiano durante la serata di presentazione della candidatura

Su Noi Brugherio di quest'oggi nello spazio dedicato alla "Lettere in redazione" (pagina 8) ve n'è una che mi ha particolarmente colpito e che riprende dei concetti che mi stanno particolarmente a cuore e di cui abbiamo parlato in passato sempre dalle pagine di questo blog.

L'autore della lettera, Sig. Tarcisio Maggioni scrive:

"Seguo con attenzione lo svolgersi della vostra campagna elettorale (riferimento agli articoli, agli approfondimenti del notiziario, ndr); leggendo le locandine, gli interventi su Noi Brugherio, le dichiarazioni, ed interviste via web e vi devo confessare le mie sensazioni; sicuramente siete (riferito a tutti i candidati, ndr) persone volenterose, manifestate spirito di servizio verso la città ma purtroppo non vedo in voi quella che deve essere la dote politica principale di una persona che si candida a guidare una città: guidare, non amministrare  Per amministrare bastano funzionari ed i dipendenti comunali, per guidare invece si deve avere una visione in prospettiva allo sviluppo, al cambiamento della città, al miglioramento delle condizioni di vita dei brugheresi.  Nessuno tra voi (riferito come detto sopra a tutti i candidati, ndr) sta proponendo un'idea di come vorrebbe che sia la nostra città tra cinque anni., Brugherio necessità di un grande sforzo progettuale, un'idea forte dello sviluppo volto a tutto ciò che si svolge nella città (polis) in tutti i campi che vada a recuperare il ritardo accumulato nell'ultimo decennio, mentre vedo che vi limitate ad elencare gli interventi di ordinaria amministrazione, provate ad andare oltre, ad avere un sogno di come vorreste cambiare Brugherio."

Ha ragione il Sig. Maggioni quando sottolinea che si deve avere una visione ampia, lontana nel tempo di cosa sarà Brugherio. Ha ragione quando afferma che bisogna entusiasmare, far emozionare, che la politica non è solo mero calcolo e alleanze pre e post voto (si veda la prima pagina brugherese de "Il Giornale di Monza" di martedi 23 Aprile).

Da queste pagine dal 2010, con le iniziative sul territorio (esempio qui) cerchiamo proprio di fare questo. Nel programma (che trovate qui) non scriviamo di come sarà la Brugherio dei prossimi 5 anni ma quella dei prossimi 15.

Ci sarà modo prossimamente di tornare in maniera specifica su questi aspetti, diciamo più brugheresi.

Oggi però vorrei cogliere l'opportunità offertami dal Sig. Maggioni per tornare a parlare della passione per la politica, di una politica che entusiasmi, che emozioni. Lo faccio con l'aiuto di Roberto Saviano.

Nella puntata di giovedì di Servizio Pubblico, Roberto Saviano ha parlato della necessità di proporre agli italiani una promessa e un’offerta di futuro migliore, di felicità, di unità: e ha usato il precedente storico di quando la sinistra cilena dovette scegliere se cercare consenso accusando il regime di Pinochet dei crimini passati, oppure parlando anche ai cileni non di sinistra dell’essere un solo popolo con una prospettiva di futuro migliore. Invece di insultare o attaccare il nemico, persino il dittatore, la comunicazione allora investì sulla frase “l’allegria sta arrivando”, piuttosto che “mai più” o altre formule legate al passato. Il discorso di Saviano ha preso spunto da un film cileno uscito pochi mesi fa (in Italia uscirà il 9 maggio) che racconta la storia di quella campagna di comunicazione, intitolato No.



DoppiaM

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