Gruppo Candy Hoover: annunciati 266 esuberi


Ieri sera uno dei primi interventi è stato quello di Paolo Mancini, della RSU della Candy, che ci ha raccontato gli ultimi sviluppi rispetto alla situazione dell'azienda brugherese. 

Per chi si fosse perso il suo intervento, riprendiamo quanto scrive l'edizione online de Il Cittadino di Monza e Brianza.


Il piano Bessel è a rischio e adesso anche Brugherio trema. 


Il Gruppo Candy Hoover ha infatti annunciato 266 esuberi, di fatto rimettendo in discussione il piano sottoscritto per il sito di Santa Maria Hoé nel luglio 2011, dove sono occupate 146 persone (202 all'inizio della vertenza), a cui si sommano 120 ulteriori esuberi a causa dell'intenzione di ridurre la produzione sul sito di Brugherio a sole 450 mila tra lavatrici e lavasciugatrici a partire dal 2014.


Una decisione, quella dell'azienda, che è stata espressa durante una drammatica sessione del coordinamento sindacale del gruppo Candy Hoover, che si è svolta nei giorni scorsi nella sede degli industriali di Monza Brianza e in seguito alla quale Fim Cisl, Fiom Cgil ed Rsu hanno deciso di organizzare un presidio per giovedì davanti ai cancelli di ingresso della sede di Brugherio della Candy.

Dopo l'incontro di coordinamento sono state convocate le assemblee a Brugherio e a Santa Maria Hoé, quindi i sindacati hanno attivato i canali istituzionali, che stanno seguendo la vertenza fin dall'inizio, ovvero il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Lombardia e le Province di Lecco e Monza Brianza, con cui saranno realizzati incontri specifici nei prossimi giorni.

Ma i sindacati puntano l'indice anche contro il sito produttivo che Candy ha inaugurato soltanto qualche settimana fa in Cina, pensato per servire l'est asiatico, e che invece ha cominciato a fare concorrenza proprio all'azienda di Brugherio sul mercato dell'Europa occidentale con 400 mila lavatrici che sarebbero già state commercializzate in quest'area.

«Alle forze politiche del territorio - concludono i sindacati - chiediamo di intervenire nei confronti dell'azienda perché prenda in considerazione le proposte che il coordinamento sindacale ha avanzato, a partire dalla modifica degli squilibri commerciali tra il sito produttivo di Brugherio e quello cinese, favorendo quello brianzolo per quanto riguarda lavoro, sviluppo e produzione».

DoppiaM

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