Alle elezioni amministrative arriva la doppia preferenza di genere


Lunedì 15 aprile il Consiglio comunale di Bologna ha approvato una delibera che introduce la doppia preferenza di genere a partire dalle prossime elezioni amministrative. Gli elettori avranno dunque la possibilità di esprimere «una o due preferenze, per non più di due candidature della lista da lui votata. Nel caso di espressione di due preferenze, esse dovranno riguardare candidature di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza». Ne avevamo già parlato qui

Perché lo ricordiamo? Perchè in vista del voto a Brugherio del prossimo 26 e 27 maggio (qui qualche consiglio interessato); questa novità riguarderà anche noi.

Il comune di Bologna non ha fatto altro che recepire una legge nazionale, la numero 215 approvata il 23 novembre del 2012 e entrata in vigore il 26 dicembre dello stesso anno.

Per quanto riguarda le elezioni dei consigli comunali, la legge prevede due modifiche principali: la cosiddetta quota di lista (nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore a due terzi) e la doppia preferenza di genere, che consente di esprimere due preferenze (anziché una) purché per due candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

La legge 215 prevede anche che il sindaco nomini la giunta nel rispetto del principio delle pari opportunità, garantendo la presenza di entrambi i sessi. La legge, infine, stabilisce i tempi per l’adeguamento degli statuti degli enti locali: sei mesi. Dunque, entro la fine di giugno.

Nonostante i titoli di alcuni giornali, la doppia preferenza di genere non va confusa con le “quote rosa”: è semplicemente una scelta che viene data a chi vuole esprimere più di un voto.

La legge sulla doppia preferenza di genere prende ispirazione da una legge del 2009 della Campania, che per prima in Italia ha adottato questo meccanismo e con un esito positivo: grazie al nuovo metodo di voto le donne in Consiglio regionale sono passate da 2 a 14 (con una rappresentanza femminile che è aumentata del 20 per cento).

Se vuoi saperne di più leggi qui, dal sito de Il Post.

DoppiaM

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