"Semi di Giustizia, fiori di Corresponsabilità"


E' Firenze la città che ospita quest'anno la due giorni della diciottesima edizione della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie", promossa da Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie e Avviso Pubblico, Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie in collaborazione con la Rai Segretariato Sociale e Rapporti con il Pubblico, con il patrocinio del Comune di Firenze, la Provincia di Firenze, la Regione Toscana, Comune di Scandicci e sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

La Giornata della Memoria e dell'Impegno ricorda tutte le vittime delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata. La giornata tradizionalmente si svolge ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, ma quest'anno viene anticipata al sabato 16 marzo per favorire la massima partecipazione di quanti arriveranno da ogni parte d'Italia.

La due giorni di Libera si è aperta ieri pomeriggio, con l'incontro di circa 600 familiari di vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di 5000 familiari presso Sala dei 500 a Palazzo Vecchio e la veglia di preghiera interreligiosa per le vittime delle mafie presso la Basilica di Santa Croce.

Oggi invece in programma la marcia con partenza da Fortezza da Basso e arrivo allo Stadio Artemio Franchi, dove sarà allestito un palco dove saranno letti gli oltre 900 nomi di vittime delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.

La piazza si riempirà di fiori colorati di vita, colorati di impegno grazie ai lavori realizzati dagli studenti di tutte le scuole d'Italia in memoria delle vittime. Sui fiori sarà scritto il nome della vittima, una frase, un disegno, per ricordare e far vivere il sacrificio della persona uccisa dalla criminalità mafiosa. Nel pomeriggio si svolgeranno 17 seminari tematici dalla corruzione al doping, dall'intreccio mafia e politica all'ecomafie, dall'educazione ai beni confiscati, dall'informazione all'etica delle professioni. Sono previsti anche sette spettacoli teatrali.

Libera per la XVIII edizione ha scelto la Toscana, ha scelto Firenze. "Semi di Giustizia, fiori di Corresponsabilità" è lo slogan della manifestazione.

Perché Firenze? Le ragioni sono tante.

È innanzitutto la città sfregiata dalla strage di via Georgofili, nella notte del 26 e 27 maggio 1993. Vittime del terrorismo mafioso, morirono cinque persone: la famiglia Nencioni al completo, papà Fabrizio e mamma Angela, le figlie Nadia di 9 anni e Caterina di soli 50 giorni. Morì Dario Capolicchio, studente siciliano di architettura trasferitosi in Toscana, amante della montagna e impegnato nella difesa dell'ambiente. Li ricorderemo insieme a tutte le altre vittime innocenti delle mafie, stretti attorno ai loro parenti e famigliari.

Firenze è poi la città adottiva del grande Nino Caponnetto - di cui è appena trascorso il decennale della morte - "padre" del pool antimafia di Falcone e Borsellino, ha dato i natali a un altro valoroso magistrato, Pier Luigi Vigna, da poco scomparso, nonché al giudice Gabriele Chelazzi - morto anni fa - che ha lavorato tanto su via dei Georgofili e al quale si devono molti dei risultati dell'inchiesta.

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