Napolitano: resto fino all'ultimo giorno «Ascolterò due gruppi ristretti»

(Reuters/Casilli per il Corriere della Sera)
Giorgio Napolitano ha detto che non si dimetterà in anticipo e che affiderà a «due gruppi ristretti» l'incarico di fare una serie di proposte programmatiche. 

Ieri sera infatti, al termine del nuovo giro di consultazioni (ne avevamo parlato qui), il Presidente Napolitano si è preso una pausa di riflessione, per decidere cosa fare. Poco dopo le 13 il Presidente della Repubblica ha parlato dei prossimi passaggi che intende fare.

Ce lo racconta (bene) il quotidiano on-line Il Post

Giorgio Napolitano ha rilasciato pochi minuti dopo le 13 una dichiarazione sulla situazione politica. Il presidente della Repubblica ha detto che non si dimetterà prima della scadenza del suo mandato, il 15 maggio (il Parlamento si riunirà per le votazioni a partire dal 15 aprile).

Il video del discorso di Giorgio Napolitano

Napolitano ha detto che affiderà a due gruppi di persone la formulazione di una serie di proposte programmatiche:

«Mi accingo a chiedere a due gruppi ristretti di personalità – tra loro diverse per collocazioni e competenze – di formulare su essenziali temi di carattere istituzionale ed economico, sociale ed europeo, precise proposte programmatiche che possano divenire in varie forme oggetto di condivisione da parte delle forze politiche».


I nomi dei componenti dei “due gruppi ristretti” saranno resi noti nel pomeriggio di oggi, ha detto il presidente, ma non sono chiari, in concreto, quali saranno gli sviluppi immediati della crisi politica, anche se su questo punto Napolitano ha detto che oggi in Italia un governo in carica c’è (ed è il governo Monti). Sull’utilità e i compiti dei “gruppi ristretti”, Napolitano ha detto:

«Ciò potrà comunque costituire materiale utile anche per i compiti che spetteranno al nuovo presidente della Repubblica nella pienezza dei suoi poteri.»


Napolitano ha ricordato che in Italia esiste un elemento di “certezza” costituito dal governo Monti che, anche se dimissionario, è ancora in carica, senza essere stato sfiduciato dal Parlamento. Questo governo, ha detto Napolitano, sta per adottare provvedimenti urgenti per l’economia in accordo con le istituzioni europee: in questo lavoro, ha spiegato, il governo è aiutato dal nuovo parlamento e dalla commissione «presieduta dall’onorevole Giorgetti».

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DoppiaM
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Aggiornamento ore 18.00: il comunicato del Quirinale

Sono stati definiti i due gruppi di lavoro che, su invito del Presidente della Repubblica, si riuniranno nel corso della prossima settimana -stabilendo contatti con i presidenti di tutti i gruppi parlamentari - su proposte programmatiche in materia istituzionale e in materia economico-sociale ed europea. 

Hanno accettato di farne parte: per il primo, il prof. Valerio Onida, il sen. Mario Mauro, il sen. Gaetano Quagliariello e il prof. Luciano Violante; per il secondo, il prof. Enrico Giovannini, presidente dell'Istat, il prof. Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato; il dottor Salvatore Rossi, membro del Direttorio della Banca d'Italia, l'on. Giancarlo Giorgietti e il sen. Filippo Bubbico, presidenti delle Commissioni speciali operanti alla Camera e al Senato, e il ministro Enzo Moavero Milanesi.

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