Candy: l'intervista di Aldo Fumagalli sul Giornale di Monza

l'articolo di Sergio Nicastro sul Giornale di Monza di oggi

"La fabbrica di Brugherio non sarà mai chiusa
fino a quando io sarò Presidente".

Queste le parole di Aldo Fumagalli, presidente di Candy Group, nell'intervista esclusiva rilasciata a Sergio Nicastro e pubblicata su "Il Giornale di Monza" oggi in edicola.

Nell'intervista, Fumagalli ricorda l'investimento da 35 milioni di euro nel nuovo sito produttivo in Cina, "il più grande mercato, non si può non farci i conti". Ma ribadisce che la fabbrica di Brugherio non sarà chiusa, e che la questione vera da affrontare è "il modo concreto per svilupparla". Fumagalli parla di un "dialogo costante con i dipendenti".

Il Presidente conferma comunque le previsioni di una produzione di 450-500 mila lavatrici all'anno, e conferma, putroppo, anche gli esuberi, dicendo che "le scelte che faremo saranno tutte a garanzia della vita dello stabilimento". Il futuro è da definire "sedendoci tutti insieme attorno ad un tavolo per trovare le soluzioni ottimali: l'idea è massimizzare l'occupazione e di investire per umentare il livello verticale del processo produttivo".

Sul rapporto tra lo stabilimento cinese e quello brugherese, Fumagalli dice che "uno stabilimento esperto come quello di Brugherio nel lungo periodo si concilia con quello cinese", e annuncia poi la produzione, dall'estate, dei frigoriferi in Russia.

Brugherio resta "un punto di riferimento per tutto il Gruppo", dice Fumagalli a conclusione dell'intervista. L'incontro tra azienda e sindacati si terrà venerdì 8 marzo. Sarà la prima occasione per capire di più quali progetti si vogliono portare avanti per lo stabilimento di Brugherio.

E, ovviamente, noi vi terremo aggiornati.

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