Voto, "inaccettabile" escludere gli Erasmus

Aggiornamento delle ore 13.30

Gli studenti Erasmus che si trovano all’estero per motivi di studio non potranno andare al voto. Resta quindi inascoltato l’appello del Partito Democratico e del ministro Profumo che avevano invitato il Viminale a trovare una soluzione.  

Leggiamo dal sito de La Stampa

La conferma arriva dal ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri a Palermo per ricordare i giudici Borsellino e Chinnici. «Purtroppo non potranno andare al voto perché proprio tecnicamente non è possibile - spiega il ministro- in quanto per potere essere elettori bisogna essere iscritti nelle liste elettorali dell’Aire e non sono previste per chi sta all’estero da meno di un anno. E poi non ci sono i tempi tecnici per istitutire delle liste elettorali. Ci vorrebbe una legge ad hoc che non è mai stata fatta».  

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Gli studenti italiani all'estero per il programma Erasmus, circa 25mila, non hanno alternative: o tornano in Italia o non potranno esprimere il loro proprio alle prossime elezioni politiche.

Leggiamo dal sito de La Repubblica.

La loro categoria non è infatti contemplata nella lista di quanti possono votare per corrispondenza. "Privilegio" che le leggi attuali garantiscono agli "appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia temporaneamente all'estero in quanto impegnati nello svolgimento di missioni internazionali; i dipendenti di amministrazioni dello Stato, di regioni o di province autonome, temporaneamente all'estero per motivi di servizio e i professori e ricercatori universitari". 

A sostegno della protesta degli studenti per l'esclusione si registrano molte prese di posizione, dal mondo dell'Università e della scuola alla politica e alla società civile. Ma la novità è che il polverone sollevato dagli studenti Erasmus offre l'occasione di esprimere il proprio disagio anche agli studenti fuori sede.

Il Pd ha presentato ieri mattina un'interrogazione parlamentare ai ministri dell'Interno e degli Esteri, Annamaria Cancellieri e Giulio Terzi per “garantire il diritto di voto dei circa 20 mila studenti italiani che stanno partecipando al programma di studio Erasmus”.

Lo hanno reso noto Sesa Amici e Maria Coscia, che hanno sottolineato comenon consentire il voto sarebbe penalizzante e discriminatorio nei confronti dei nostri giovani concittadini che, allo stato attuale delle cose, risultano essere ostacolati nell'esercizio di un loro diritto costituzionale. I ministri Terzi e Cancellieri si attivino rapidamente per consentire agli studenti Erasmus di esercitare il loro legittimo diritto di voto attraverso un voto per corrispondenza, come avviene nel resto d'Europa”.

Anche il senatore del PD, Raffaele Ranucci ha sottolineato la legittimità della “richiesta dei nostri 20 mila giovani temporaneamente all'estero per motivi di formazione o di lavoro di poter esprimere il loro voto alle prossime elezioni politiche che deve essere accolta al più presto dalle istituzioni.

Un Paese democratico che vuol veramente guardare al futuro e investire sulle generazioni che verranno non può restare sordo a una richiesta simile. E' una richiesta che, tra l'altro, esprime la sana intenzione di partecipare alla vita politica italiana per rendere migliore il nostro Paese affinché possa offrire ai propri giovani le opportunità che, fino ad oggi, hanno trovato purtroppo solo all'estero.


Chiediamo al governo un decreto legge ad hoc. Sono certo che verrebbe approvato velocemente dalle Camere per consentire ai nostri 20 mila giovani attualmente all'estero di poter essere legittimi protagonisti delle scelte per la ripresa e lo sviluppo del Paese che riguardano soprattutto loro"
, ha concluso Ranucci.


DoppiaM

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