Alcatel: niente lavoro per chi rientra dalla cassa integrazione


Tornare al lavoro dopo sei mesi di cassa integrazione e scoprire di essere destinati in un reparto separato, con tanto di scrivanie e pc, ma senza mansioni da svolgere e senza avere nulla da fare, in attesa che partano i corsi per la ricollocazione.

E' quello che è successo ad alcuni lavoratori della Alcatel di Vimercate dove, come ha raccontato l'RSU dell'azienda nei giorni scorsi, "a dispetto degli accordi sottoscritti presso il Ministero dello Sviluppo Economico e presso il Ministero del Lavoro, l'azienda intende collocare i lavoratori di rientro dalla Cigs in un'area dedicata, senza un'attività professionale assegnata, con l'unico compito di cercarsi un'occupazione esterna ad Alcatel-Lucent", scrivono le rsu in un comunicato stampa.

E così il resto dei dipendenti, per solidarietà verso i primi sei rientrati che hanno subito questo trattamento, mercoledì ha proclamato due ore di sciopero, oltre ad avere riportato i pc nei reparti originali, anche se il giorno successivo l'azienda ha riportato computer e arredi nel reparto "limbo".

"Negli accordi siglati con l'azienda il rientro in Alcatel doveva coincidere con il ritorno al lavoro del lavoratore – ha detto Gigi Redaelli, segretario Fim Cisl Mb – non è ammissibile che vengano messi in un'area isolata senza nessuna mansione da svolgere, andando contro gli accordi stabiliti la scorsa estate".

"Continueremo la nostra battaglia per far si che gli accordi siano rispettati – ha concluso Redaelli – i cassintegrati rientrati non possono essere messi "da parte" in attesa che si cerchino una nuova occupazione. Siamo pronti a nuovi scioperi e manifestazioni fino a quando non ci sarà un reale ritorno al lavoro".

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