"Scuotere l'indifferenza e coinvolgere le istituzioni"


Ieri pomeriggio come avevamo scritto qui si è tenuta la Festa del tesseramento dell'Anpi di Brugherio.

Nel fine settimana in 100 città infatti è stata la giornata di sensibilizzazione contro l'intolleranza e il razzismo. "Scuotere l'indifferenza e coinvolgere le istituzioni"

Leggiamo dal sito di Repubblica

Per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’intolleranza l’Anpi, Associazione nazionale partigiani italiani, ha lanciato un’iniziativa per "Dire 'No' al neofascismo". Sono più di 100 le piazze dove si sono tenuti  gli incontri domenica 18 novembre, per una grande giornata di rilancio dell'antifascismo. In alcune località l’iniziativa è scattata già da sabato 17.

"Da un lato c'è questo crescendo di episodi e manifestazioni quasi quotidiane, il fenomeno si espande e suscita reazioni troppo modeste. C'è molta indifferenza in giro, ignoranza di quello che significano queste manifestazioni. Un Paese che ha avuto una dittatura fascista, una guerra disastrosa, lutti, tragedie, dovrebbe provare una sensazione di vergogna di fronte a episodi di questo tipo - spiega il presidente nazionale dell'Anpi Carlo Smuraglia - Forse non abbiamo fatto abbastanza i conti con cosa è stato il fascismo. Parlarne oggi è importante. Bisogna coinvolgere le istituzioni che a loro volta reagiscono assai poco a questi fenomeni".

L'associazione, oltre ad aver lanciato il tesseramento per l'anno 2013 e a ad aver realizzato abbonamenti per la nuova serie della sua rivista ufficiale Patria Indipendente, ha presentato nei suoi gazebo il lavoro realizzato in collaborazione con l'Istituto Alcide Cervi, per una grande campagna di rilancio appunto dell'antifascismo attraverso la presentazione di un documento congiunto. Nei gazebo dell'Anpi si è potuto anche firmare la petizione con cui si chiede al presidente del Senato di ottenere finalmente verità e giustizia sulle stragi nazifasciste in Italia.

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Proprio in questi giorni, inoltre, ci sono stati quattro arresti e 17 denunciati in tutta Italia per odio razziale e antisemitismo su Internet. Lo apprendiamo dal sito del Corriere della Sera

L'ultimo aggiornamento del forum è di giovedì notte. Ancora non si aspettavano che poche ore dopo la polizia avrebbe bussato alle loro porte: quattro arresti, 17 perquisizioni e altrettante denunce in tutta Italia. La ragione? Incitamento all'odio razziale e all'antisemitismo. Così sono finiti in manette l'amministratore di Stormfront.org, il forum italiano di un sito che inneggia alla supremazia della razza bianca. Tristemente famoso per aver pubblicato più volte liste di personaggi noti di origini ebraica. Per il sito la crisi economica è colpa di «un complotto giudaico». O professionisti, definiti «delinquenti italiani», perché aiutano gli stranieri. Tra questi anche Gianfranco Fini e Andrea Riccardi.

Per il ministro: «Dobbiamo continuare così, le idee di odio razziale, neonazismo e antisemitismo non possono non trovare l'adeguata e ferma risposta da parte dello Stato».

Materiale di propaganda neonazista e «armi improprie». Questo il risultato delle perquisizioni nell'ambito dell'inchiesta su Stormfront. org che ha portato all'arresto di 4 persone (polizia) Corriere della Sera

A Roma intanto giovani di diversa estrazione politica e religiosa, che hanno lanciato su Facebook una pagina contro l'intolleranza "Roma dica no ai raduni fascisti" che ha prodotto un boom di condivisioni per chiedere al Sindaco Alemanno "di fermare cortei neofascisti in città", dopo i numerosi che si sono tenuti nella Capitale negli ultimi tempi.

"E ora le istituzioni di Roma e del Lazio dovrebbero prendere le distanze da manifestazioni come quella prevista il 24 novembre".

Ecco qui di seguito il testo.

"Egregio Sindaco, Egregi Capi Gruppo Consiliari di Roma Capitale,

gli scontri dell'altro giorno a Roma e le tensioni (spesso di estrema destra) che attraversano l'Europa dimostrano la delicatezza del momento storico che stiamo vivendo. Un momento in cui i populismi, di destra e di sinistra, hanno un forte appeal presso le classi meno abbienti. Alcuni chiamano questo fenomeno "antipolitica", noi riteniamo che si tratti di assenza di buona politica. I fatti di violenza e di razzismo di Roma - con una chiara radice antisemita - sono sintomatici di quanto andiamo dicendo da giorni: odio e fascismo vanno combattuti con tutte le armi del dialogo e della tolleranza. Ma anche con le ragioni del diritto e della civiltà: senza queste ultime prevarrebbe la prepotenza. Per questo, anche a fronte delle violenze inaudite davanti alla scuola ebraica di Roma, siamo a ribadire con forza la nostra contrarietà a cortei di chiara matrice estremista a Roma. Se è vero che la Costituzione garantisce libertà di espressione e manifestazione è anche vero che le istituzioni di Roma e del Lazio dovrebbero prendere le distanze da manifestazioni come quella di Casapound del 24 novembre.

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DoppiaM

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