I Sindaci d'Italia manifestano a Milano. Per i loro cittadini.

al centro: il presidente di ANCI, Graziano Delrio

Qui, chiariamolo subito, non si parla di "casta", parola tanto usata (e abusata) in questi ultimi tempi, perchè è molto di moda e consente l'applauso facile.

I Sindaci d'Italia oggi manifestano a Milano, a partire dalle 10, a Santa Maria delle Grazie, non per difendere uno status, uno stipendio o dei privilegi. I Comuni in questi anni sono stati chiamati più volte ed in vario modo a ridurre i costi della politica, e lo hanno fatto senza fiatare. Basta vedere la riduzione delle indennità e quanto oggi guadagna un primo cittadino, il contenimento del numero degli assessori che in alcuni comuni sono stati azzerati e la forte contrazione del numero dei consiglieri comunali.

I Sindaci vanno in piazza perché non sono più in grado di mantenere il patto con i cittadini e quindi di svolgere la funzione che la Costituzione assegna ai comuni: essere la cerniera fra istituzioni e bisogni delle comunità.

Quando un Comune non è in grado di garantire scuole sicure, territori curati, maestre, di fare opere pubbliche o di offrire servizi sociali a chi è in difficoltà, vuol dire che quel Comune non serve. Perché se un ente territoriale che vive per dare risposte alle famiglie e alle imprese non è in grado di esercitare le funzioni proprie e storiche che sono il Dna stesso del Comune, allora occorre alzare la voce per cambiare le politiche nazionali, altrimenti meglio andare a casa.

Si manifesta a Milano per dire che se si chiude il tempo pieno, se aumenta la mensa ed il biglietto dell'autobus passa ad 1 e 50 centesimi non è frutto della scelta di quel sindaco o di quella giunta, ma è il risultato di anni di misure di politica economica che, dal livello nazionale, hanno scaricato addosso ai Comuni il peso della manovre, senza rendersi conto che tagliare ai Comuni ha un effetto diretto dentro le case dei cittadini.

Il patto di stabilità, che tutti i Governi degli ultimi anni hanno adottato e via via reso più stringente, rischia di soffocare i Comuni, e di conseguenza rischia di far perdere servizi ai cittadini.

Lo abbiamo scritto più volte, anche con esempi concreti, parlando della situazione dei conti di Brugherio. E abbiamo visto come anche il recente aumento delle aliquote IMU sia la conseguenza dei vincoli del patto di stabilità.

I Sindaci scendono in piazza e lanciano un grido di allarme: speriamo che a Roma sia ascoltato. Perchè, altrimenti, a rimetterci saremo sempre tutti noi. Sempre di più.

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