La sede dell'Anagrafe in vendita?


La scorsa settimana abbiamo scritto (qui) della realizzazione dello sportello unico del cittadino, che comporterà tra l'altro il ritorno dell'anagrafe nel palazzo comunale.

Avevamo anche segnalato che questa scelta prevede l'occupazione anche degli uffici assegnati agli assessori e al presidente del consiglio comunale, e quindi nella prossima primavera la nuova amministrazione si troverà nella condizione di non sapere quali spazi occupare.

Il 4 luglio il commissario prefettizio, la dott.ssa Maria Carmela Nuzzi, ha approvato, "assunti provvisoriamente i poteri del consiglio comunale", il PAV, il piano di alienazione e valorizzazione degli immobili di proprietà comunale.

Il PAV è uno strumento istituito con una legge del 2008, che prevede di indicare "i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione".

Con la vendita o la valorizzazione di propri beni, in questi anni, molti Comuni hanno "salvato" i loro bilanci, sempre più ridotti a causa dei tagli e dei vincoli del patto di stabilità.

Tra i beni oggetto di possibile dismissione, il Commissario ha inserito anche l'attuale sede dell'anagrafe, in Viale Lombardia.

Adesso si capisce perchè si è deciso lo spostamento dell'anagrafe e si è deciso comprimere gli spazi nella sede comunale. L'obiettivo è vendere quella sede!

E questo avverrà, come dice ancora la delibera, in caso di "verifica di eventuali esigenze negative di bilancio entro il 15 novembre 2012".

Una decisione, seppure ipotetica, perchè condizionata alla verifica che abbiamo scritto qui sopra, che ci lascia molto perplessi, perchè quella sede, magari non occupata dall'anagrafe, poteva comunque essere utile al Comune, ad esempio per pensare al trasferimento della farmacia comunale di piazza Giovanni XXIII, che soffre la mancanza di spazi più grandi.

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