"Al lavoro in bici? Sei poco tutelato"


Abbiamo parlato qui del movimento #salvaiciclisti

Salvaciclisti è un movimento popolare e spontaneo, indipendente da partiti e associazioni, che chiede alla politica interventi mirati per aumentare la sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane, sulle quali sono morti negli ultimi 10 anni 2.556 ciclisti.

Il Corriere della Sera  racconta un ulteriore aspetto per cui questa campagna è importante; infatti in Italia coloro che decidono di utilizzare la bici per recarsi al lavoro, devono fare i conti con «una legislazione che, non solo non incentiva, ma addirittura penalizza chi utilizza questo mezzo di trasporto».


Leggiamo dal Corriere della Sera  

In Italia, in caso di sinistro durante il percorso casa-lavoro effettuato in bicicletta, l’Inail riconosce al lavoratore lo status di “infortunio in itinere” “purché avvenga su piste ciclabili o su strade protette; in caso contrario, quando ci si immette in strade aperte al traffico bisognerà verificare se l`utilizzo era davvero necessario”. Peccato che le piste ciclabili siano davvero poche.

A denunciare la situazione è la Federazione Italiana Amici della Bicicletta (Fiab) che in una lettera aperta al presidente del Consiglio, al ministro dei Trasporti e ai presidenti di Camera e Senato, ha proposto in giugno la modifica dell’art. 12 del decreto 38/2000 e di aggiungere al testo attuale la frase: «L’uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico», esattamente come previsto per il lavoratore che si reca al lavoro a piedi.

La proposta della Fiab "bici in itinere" ha già raccolto oltre diecimila firme e ricevuto parere favorevole da parte di ben tre Regioni, tre Province e sedici Comuni tra cui Milano, Bologna e Venezia che ravvisano grande imbarazzo nel chiedere ai concittadini e ai propri dipendenti di usare la bicicletta senza poter garantire nel contempo adeguate tutele.

Si tratta di un'iniziativa di sicuro merito civico, che si va ad aggiungere alle molteplici iniziative portata avanti con l'hashtag #salvaiciclisti,ispirata dal quotidiano londinese The Times che lanciò "Cities Fit For Cyclists", dopo che un suo dipendente finì in coma perché investito mentre andava al lavoro.

DoppiaM

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