Scuola: darsi delle priorità, a partire dai bisogni dei più piccoli e dei più deboli


Continuiamo a parlare di scuola. Lo facciamo prendendo spunto dalla proposta anticipata dal ministro Francesco Profumo che, in un'intervista a Repubblica, ha ribadito l'obiettivo del governo e del suo dicastero: «Dare un riconoscimento a chi eccelle vuol dire mettere i meritevoli al traino dell'intera classe e innalzare il livello medio, migliorare il livello medio del paese», tenendo «insieme solidarietà e merito».

Nella scuola, ha spiegato, questo si traduce in misure volte a premiare gli studenti e i docenti migliori. Le riforme sono contenute nel «Pacchetto merito», (ne avevamo parlato qui), la cui bozza sarà discussa mercoledì prossimo in Consiglio dei ministri. 

Sul fronte degli insegnanti, «la scuola italiana a settimane riavvia il processo sul reclutamento», assicura Profumo, con il ritorno dei concorsi scolastici che coinvolgeranno 300mila candidati».

«Entro l'estate ci sarà il nuovo bando e dirà che metà professori li prenderemo dalle graduatorie e metà dal nuovo concorso». «L'appuntamento successivo sarà a primavera 2013, e lì faremo crescere le quote di chi arriverà dalle graduatorie e accorperemo le classi di concorso», prosegue il ministro. «Ogni anno fino al 2015 ci sarà un bando nuovo».

Tra le prove, spiega il titolare dell'Istruzione, «ci sarà un test preselettivo e chiederemo la simulazione di una lezione: dobbiamo valutare quanto i futuri docenti sapranno farsi capire dai ragazzi. Devono essere competenti e pure capaci».

I concorsi interesseranno anche l'università. «Entro il 29 giugno - afferma Profumo - sarà pubblico il bando relativo alle commissioni di concorso, entro l'estate il bando per i candidati. Ci sarà un programma di concorsi universitari per i prossimi quattro anni. Scuola e università - conclude - viaggiano in parallelo».

Questa proposta non convince appieno il Pd: «In un momento di vera emergenza nazionale chiediamo a questo Governo di fare ciò che fanno le famiglie per bene: guardano a quanti soldi hanno in tasca per darsi delle priorità, a partire dai bisogni dei più piccoli e dei più deboli»

Lo afferma, in una nota, Francesca Puglisi,
responsabile scuola del Pd.

«Il Partito Democratico apprezza gli interventi fatti per la lotta alla dispersione scolastica attraverso fondi europei in Campania, Puglia, Sicilia e Calabria, ma l'abbandono che l'Europa ci chiede di dimezzare entro il 2020, riguarda tutto il Paese e in particolare le periferie delle grandi città», aggiunge Puglisi.

 «Nel solo Piemonte 1820 ragazzini hanno abbandonato la scuola media quest'anno. Le priorità in questo momento per la scuola Italiana si chiamano scuola dell'infanzia, tempo pieno e lotta alla dispersione scolastica - osserva ancora Puglisi - Il 'compito' che l'articolo 3 della Costituzione affida alla Repubblica attraverso la scuola è quanto di più lontano possiamo immaginare dal decreto che il Ministro Profumo vuole imporre per 'coltivare' le eccellenze. Siamo il paese dei divari. È provato che una educazione prescolare offre migliori chance di recupero rispetto agli svantaggi di partenza. Eppure le liste d'attesa sono tornate ad esplodere in tutto il Paese»,

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DoppiaM

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