La politica si arrocca
Giornata politicamente intensa quella di ieri.
Tutto ad un tratto sembra di essere tornati indietro di qualche mese, quando Monti non era ancora Presidente del Consiglio; sembra di essere tornati alla politica degli accordi sottobanco. Cerchiamo di fare ordine.
De Gregorio
L'Aula del Senato con 169 no, 109 sì e 16 astenuti ha bocciato, a scrutinio segreto, la richiesta dei pm di arresti domiciliari per il senatore del Pdl Sergio De Gregorio (ex idv) coinvolto nell'inchiesta sul faccendiere Valter Lavitola. Il Senato ribalta così il verdetto della Giunta per le autorizzazioni a procedere. Ha ufficialmente votato per salvare De Gregorio solo il Pdl, che però chiedendo il voto segreto ha consentito che arrivassero per il senatore parecchi voti di sostegno.
AGCOM
Nei giorni scorsi si erano succedute diverse ipotesi: dalla Rete molti chiedevano di non fare nomine politiche, ma di scegliere i garanti in base al merito. Ma alla fine è stata una questione tra partiti, la posta in gioco è alta specie per quello delle comunicazioni che si dovrà occupare di par condicio e assegnazione delle frequenze Tv. Per fortuna nel Partito Democratico qualcuno si interroga.
«I componenti delle due Authority sono stati scelti su una base di pura spartizione dai segretari dei partiti. E noi parlamentari abbiamo dovuto obbedire senza sapere nulla di loro e dei loro curriculum». «I partiti, cominciando dal Pd, riusciranno mai a lasciarsi alle spalle l'epoca delle spartizioni per entrare nel mondo in cui vince, attraverso un percorso trasparente, chi è più competente e, possibilmente, capace di assolvere con professionalità ed indipendenza il compito a cui è stato chiamato?». Continua a leggere sul sito del Senatore democratico Ignazio Marino
Formigoni
L'aula del Consiglio regionale ha respinto la mozione di sfiducia al presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni presentata dal centrosinistra. Compattamente Pdl e Lega hanno rigettato il documento dell'opposizione Scrive il consigliere regionale Pippo Civati sul suo blog
«E ce n’è un altro di problema, che non hanno capito che più vanno avanti, più consenso prendono. E che fermarsi ora, sarebbe la sola opportunità per riprendersi un po’ di dignità. Così fanno un regalo a tutti i loro avversari. A noi, e ad altri. Non è una mozione di sfiducia, la nostra, per sostituirci a Formigoni, senza cambiare profondamente le strutture della politica lombarda. Questo no, non lo possono capire. Non fa parte della loro cultura politica. Il problema, mi sono reso conto oggi come non mi era mai accaduto, è che cosa si intende per politica. Ecco cosa ci divide da Formigoni e dai suoi.»
La procura di Monza ha chiuso la seconda tranche delle indagini sul presunto sistema Sesto, che un anno fa ha travolto Filippo Penati. Al consigliere regionale lombardo, ex Pd, i pm Franca Macchia e Walter Mapelli ipotizzano i reati di corruzione, concussione e finanziamento illecito. A questo proposito, nell'atto di chiusura indagini un passaggio è dedicato all'associazione Fare Metropoli, riconducibile a Penati e definita dai pm mero schermo destinato a occultare la direttta destinazione delle somme destinata a Filippo Penati. Gli indagati sono in tutto 23.
DoppiaM