Aung San Suu Kyi ritira (finalmente) il Nobel per la Pace

(AP Photo/Markus Schreiber) - da www.ilpost.it

Era sorridente e felice, ieri ad Oslo, Aung San Suu Kyi.

L'attivista e leader dell'opposizione birmana ha finalmente potuto pronunciare il discorso che aveva pronto dal 1991, quando le fu assegnato il Premio Nobel per la Pace.

All'epoca decise di non ritirarlo, per paura che poi le venisse negato il rientro in Birmania dalla giunta militare al potere nel paese. La sua visita a Oslo è la prima in Europa dal 1988; il suo tour europeo continuerà in Irlanda, Regno Unito e Francia.

Il discorso di Aung San Suu Kyi, che è stato annunciato da un emozionato presidente della Commissione del Nobel Thorbjorn Jagland, è stato molto interessante e a tratti commovente.



Aung San Suu Kyi ha detto che il Nobel nel 1991 l'ha fatta sentire di nuovo un essere umano, ma ha avvertito che la causa birmana per la democrazia non deve essere dimenticata. E che la vittoria del Nobel le ha aperto una porta nel cuore e le ha dato ancora più fiducia nel perseguire l'obiettivo della pace nel suo paese.

Suu Kyi ha aggiunto che "la pace assoluta è un obiettivo irraggiungibile, ma dobbiamo continuare a perseguirlo come un viaggiatore nel deserto tiene fissa una stella come punto di riferimento". Ha detto che bisogna credere in un mondo "senza sfollati, senzatetto e persone che hanno perso la speranza".

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