Tra lauti stipendi e competenze latitanti



Abbiamo esposto nei giorni scorsi sul nostro blog la proposta presentata dal segretario del Partito Democratico per rispondere alla crescente richiesta di riduzione dei rimborsi elettorali forniti al partiti.
Un tema sicuramente di attualità, ma che rappresenta soltanto una delle parti del ben più corposo tema legato ai costi della politica.
In particolare, ciò su cui si concentra principalmente è l'iniquità tra questi costi, e le remore nel ridurre tali privilegi, soprattutto se confrontati con i sacrifici parallelamente chiesti ai cittadini in un momento di crisi, causata, per certi aspetti, proprio dalla politica.
Riprendendo un post apparso sul magazine online "iMille", vogliamo però in questo caso sottolineare un aspetto particolare della questione.
Quello secondo il quale i compensi eccessivamente elevati abbiamo prodotto una selezione avversa del personale politico, ossia hanno indotto persone che non hanno interesse per la cosa pubblica a riversarsi su questo campo, attirati dagli alti proventi che questa potrebbe garantire.

Il principio secondo il quale stipendi elevati avrebbero attratto migliori professionalità è stato smentito, alla prova dei fatti, probabilmente perché si è superata una soglia, morale ed economica, che avrebbe permesso una selezione basata sulla giusta compresenza di competenza e motivazione.
Sulla base di questi principi le soluzioni da adottare sarebbero semplici quali:
- Ridurre gli stipendi della metà;
- L'imposizione alla rinuncia temporanea ad altre attività professionali;
- Garantire un'incompatibilità tra l'attività di parlamentare e le cariche successive in enti pubblici;
- Limitare a due i mandati per ogni parlamentare;
- L'abolizione delle immunità parlamentare (di fatto già non presente in Italia) e delle procedure accelerate della giustizia per garantire in tempi rapidi la risoluzione dei processi a carico di parlamentari, così da garantire gli onesti e disincentivare chi dalla politica cerca uno scudo alle proprie pendenze giudiziarie.

Soluzioni, che in breve, aiuterebbero nel futuro al miglioramento della qualità della classe politica.
Per approfondimenti ulteriori vi rimandiamo all'articolo sul blog de "iMille".
Mao

Post popolari in questo blog

Autovelox, le incredibili parole di Benzi

Una maggioranza cieca e sorda

Metrotranvia, dilettanti allo sbaraglio