E ora restituiamo il Notiziario comunale ai cittadini


"Devo dire che alle volte la sorte è bizzarra, arrivano le dimissioni della giunta proprio nel momento in cui arriva nelle nostre case il notiziario comunale, sfogliando il quale, sembra che davvero tutto vada bene Madama la marchesa. Nessun accenno a tensioni o problemi. Ad assessori che vanno e che vengono. Va bene essere direttori di parte, ma a tutto c’è un limite".

Questo commento è di venerdì scorso, all’annuncio della fine dell’amministrazione Ronchi. Un lettore del blog, Fulvio, sintetizzava in maniera molto precisa lo stato dell’informazione comunale a Brugherio.

Mentre non c'era giornale (Noi Brugherio, Il Giornale di Monza, Il Cittadino, L'Esagono, Il Giorno Monza e Brianza) che in questi anni dedicava spazio alle liti e alle tensioni in maggioranza, sul notiziario non c’è mai stata traccia di tutto questo: copertine idilliache di una Brugherio che rinasce, di grandi progetti per la città, di una Porta delle Torri descritta come una favolosa operazione urbanistica, della Decathlon immaginata con disegni di gente felice e di animali in libertà (che correvano verso l’autostrada…), di un centro sportivo dove tutto funzionava…

Potremmo andare avanti a lungo, ma il discorso è chiaro.
Questo è stato il notiziario comunale.
Propaganda di parte, con i soldi di tutti.

Prendete l’ultimo numero, dove addirittura era presente un solo partito della maggioranza: la Lega. Con un Sindaco che improvvisamente scopriva i tagli del Governo Monti ai Comuni, prima (quando la Lega governava a “Roma ladrona” con Berlusconi) sempre giustificati.

"Il Notiziario Comunale si ispira a principi di ampia democraticità. Il periodico si prefigge di porre in essere un’informazione estesa, completa, imparziale e rigorosa sugli argomenti di interesse generale per la cittadinanza, ai fini di favorire l’effettiva partecipazione dei cittadini alla vita sociale e politica della città."

Questo doveva essere il compito del Notiziario, come da suo regolamento. Così, in questi anni, non è stato. E lo spazio alle forze politiche, ammassate in due pagine in fondo, è stato l’alibi per giustificare tutte le pagine dove l’imparzialità non c’era.

Una delle prime cose da fare è quindi restituire il Notiziario comunale ai cittadini, e farlo tornare alle sue origini e radici.

Per approfondire e ampliare il ragionamento vi consigliamo questo articolo sull’Atlantic Monthly sul presente, il passato e il futuro del giornalismo.

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