Dai caccia ai generali: ecco le spese da tagliare


In questi giorni si è parlato molto dell'acquisizione dei caccia f-35 jsf.
A partire dalla vicenda al centro da giorni di un acceso dibattito politico L'Unità in edicola quest'oggi con un'inchiesta a cura di Umberto De Giovannangeli analizza in quanto consistono le spese militari sostenute dall'Italia

CACCIA F-35. L’Italia ha una commessa di 15 miliardi di euro per l’acquisto dagli Stati Uniti d’America di 135 caccia F-35 (costo unitario 124 milioni di euro).

EUROFIGHTER. L’ultima trance del programma (già spesi 13 miliardi di euro) per il caccia Eurofighter costerà all’Italia 5 miliardi di euro.

AEREI SENZA PILOTI: Il nostro governo intende acquistarne 8. Costo complessivo 1,3 miliardi di euro.

ELICOTTERI. L’Italia sta acquistando 100 nuovi elicotteri militari NH-90: costo complessivo 4 miliardi di euro.

NAVI DA GUERRA. L’Italia ha acquistato 10 fregate «Fremm» costo complessivo 5 miliardi di euro.

SOMMERGIBILI. Il nostro Paese sta acquistando 2 sommergibili militari: costo 1 miliardo di euro.

SISTEMI DIGITALI PER L’ESERCITO: Il progetto «Forza Nec» serve a dotare le forze di terra e da sbarco di un sistema di digitalizzazione. Solo la progettazione in atto costa 650 milioni. La stima di spesa complessiva è intorno a 12 miliardi di euro. Nel 2013, nel 2013 acquisteremo 249 blindati «Freccia per 1,6 miliardi. Nel 2015, 2 fregate antiaeree «Orizzonte » per altri 1,4 miliardi. Nel 2016 finiremo di pagare la portaerei Cavour e 4 sommergibili U-212 saldando i restanti 3,2 miliardi del finanziamento. Sul bilancio dello Stato, al momento, gravano 71 programmi di ammodernamento e riconfigurazione di sistemi d'arma, che ipotecano la spesa bellica da qui al 2026. Alcunedomandesono d’obbligo: sono tutte acquisizioni necessarie? E in rapporto a quale modello di Difesa e su quale visione del ruolo dell’Italia nello scacchiere internazionale?

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Un'uletriore chiave di lettura sulla vicenda arriva dalle oltre quaranta associazioni che hanno lanciato la campagna "Sbilanciamoci" contro l'acquisto dei 131 bombardieri f35 da parte del ministero della difesa.
«Con i 15 miliardi che si potrebbero risparmiare cancellando l'acquisizione degli f-35 jsf si potrebbero fare molte cose ad esempio:

costruire duemila nuovi asili nido pubblici, mettere in sicurezza le oltre diecimila scuole pubbliche che non rispettano la legge 81/2008 (legge salute sicurezza sui luoghi di lavoro) e le normative antincendio, garantire un'indennità di disoccupazione di 700 euro per sei mesi ai lavoratori parasubordinati che perdono il posto di lavoro».

La raccolta firme su www.sbilanciamoci.org «chiede al governo di destinare i fondi risparmiati alla garanzia dei diritti dei più deboli ed allo sviluppo del paese investendo sulla società, l'ambiente, il lavoro e la solidarietà internazionale». venti miliardi di euro (15 per il solo acquisto e altri 5 in parte già spesi per lo sviluppo e le strutture di assemblaggio) la cifra di cui si parla in un momento, sottolineano le organizzazioni, in cui le manovre approvate porteranno gravi conseguenze sui cittadini. questa seconda fase della campagna, denominata «taglia le ali alle armi!» è partita nel settembre scorso. nella prima, erano già state raccolte 19.900 adesioni online, 16.000 firme cartacee e 388 adesioni di organizzazioni.

DoppiaM

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