Centro sportivo: la replica di Carlo Cifronti


Questa settimana dovrebbe riaprire la piscina, dopo l'affidamento della gestione a Sport Management (qui la notizia).

Sono ancora da sciogliere definitivamente i nodi relativi ai vecchi abbonamenti stipulati con Swim Planet e la garanzia del posto di lavoro, mentre proprio in questi giorni Swim Planet ha dichiarato fallimento, portando in tribunale a Varese i libri e nominando Paola Cazzuli come curatore fallimentare (qui per saperne di più).

Intanto, mentre oggi alle 17.30 il "Comitato utenti iscritti alla piscina" ha previsto una raccolta firme proprio davanti alla piscina, e mentre si cerca di capire cos'è successo al bar (che è chiuso), l'ex Sindaco Carlo Cifronti e l'ex Assessore allo Sport Angelo Paleari sono intervenuti per una lettera di precisazioni, in risposta alle tante parole spese dal Sindaco in queste ultime settimane.

Scrivono Cifronti e Paleari:

Chiamati in causa direttamente sul Centro Sportivo comunale, interveniamo per qualche chiarimento.

Il bando elaborato a suo tempo, durante la Giunta di centrosinistra, per la gestione del Centro Sportivo, era stato verificato con il supporto di tecnici di esperienza e capacità e ritenuto nella norma

All’inizio dell’appalto Swim Planet, società vincitrice, aveva dato sufficienti garanzie gestionali e di solidità economica. I tempi dell’appalto, diciotto anni, erano necessari per ammortizzare le risorse impegnate dalla Società per l’ammodernamento strutturale (Centro benessere, pista di atletica, ampliamento parcheggio ecc.). Del resto la Gis, società uscente, aveva gestito il Centro per tredici anni.

Il Sindaco Ronchi non dovrebbe dimenticare che, insieme alla Swim Planet, ha fatto una dichiarazione congiunta di “amore” e di “accordo”, puntualmente riportata dai periodici di cronaca locale. Anche in quella occasione la Giunta uscente era stata criticata per eccesso di rigidità. Per noi era importante la regolarità delle fideiussioni e, dopo averlo aggiornato, il controllo dell’appalto da parte della Commissione Comunale preposta. Noi stessi abbiamo controllato e accompagnato l’applicazione del contratto sia a livello amministrativo, sia a livello tecnico con frequenti visite. 

Se il cronoprogramma risultava ancora troppo serrato, la Giunta Ronchi avrebbe potuto concordare una transazione, modificando, nei limiti del possibile, appalto e tempi di realizzazione delle opere. Al di là delle inadempienze che ci sono state, noi non conosciamo i motivi di fondo che hanno impedito di continuare un dialogo costruttivo fra le parti, e hanno portato alla rescissione del contratto. Ci asteniamo dunque da qualsiasi commento. 

Ciò che non accettiamo sono le espressioni gratuite della Giunta Ronchi rivolte alla Giunta uscente, come “bando disastroso” o “appalto impossibile” che rispediamo al mittente. Bisognerebbe invece tenere conto che la Giunta di centrodestra è ormai insediata da due anni e mezzo. 

E’ troppo comodo scaricare sugli altri le proprie contraddizioni.

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