Costi della politica: la Regione si muove (grazie al Pd)


Ieri il consiglio regionale, a distanza di cinque mesi dalla prima proposta di legge presentata dai consigliri del Partito Democratico, ha approvato una legge che riduce i costi della politica.

La legge prevede: lo stop dalla prossima legislatura ai vitalizi del consiglieri e l’abolizione del trattamento di fine rapporto, la riduzione del 10 per cento dell’indennità dei consiglieri regionali — che dal 2013 non sarà più parametrata a quella dei parlamentari ma all’indice Istat — delle dotazioni dei gruppi, dell’ufficio di presidenza e della giunta regionale.

La maggioranza PdL e Lega ha invece bocciato gli emendamenti presentati dall’opposizione di centrosinistra, che chiedevano tagli ai costi della politica ancora più incisivi, quali l'innalzamento a 65 anni della possibilità di percepire gli attuali vitalizi, il divieto di mantenere doppi incarichi e quello poter cumulare i vitalizi maturati di parlamentare e di consigliere regionale.,

È stato invece accolto, con un voto segreto che ha spaccato la maggioranza di centrodestra, l'ordine del giorno del Partito Democratico, che chiede a Formigoni di non avvalersi più dei quattro sottosegretari: il leghista Massimo Zanello, che ha la delega al cinema, il braccio destro di Formigoni, Paolo Alli (Expo e Attuazione del programma); Francesco Magnano, geometra di fiducia di Silvio Berlusconi (Attrattività e promozione del territorio), e Alberto Cavalli, ex presidente della Provincia di Brescia, forzista e fedelissimo dell’ex ministro Mariastella Gelmini (Università e ricerca).

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