Maggioranza senza numeri, anche ieri


"Questo rimpasto è stato fatto per assicurare governabilità e stabilità alla maggioranza".

Così ieri, all'inizio di un consiglio comunale molto teso, il Sindaco Ronchi ha spiegato le ragioni dell'ennesimo cambio degli amministratori. Siamo forti, fortissimi, andremo avanti spediti e più forti che mai... un discorso sentito in tutte le precedenti occasioni, e poi ovviamente smentito dai fatti.

Anche ieri queste parole si sono rivelate un boomerang.

Tre consiglieri del PdL, dopo l'intervento del Sindaco, hanno spiegato di non essere d'accordo con le scelte del loro partito, un partito nel quale (sempre loro parole) il coordinamento difetta di democrazia e di possibilità di dialogo e confronto.

Subito altri esponenti del PdL si sono premurati di rispondere a queste critiche, al punto che, per alcuni minuti, il consiglio comunale si è trasformato in un congresso del PdL stesso.

Ma non era ancora finita qui, il bello è arrivato pochi minuti dopo.

Primo ordine del giorno da discutere: la proposta del consigliere Biraghi sulla trasparenza. Subito dopo il primo voto su un emendamento, i tre esponenti del PdL hanno lasciato i loro banchi.

A quel punto, la maggioranza non aveva più i numeri per proseguire.

Era necessario, da parte nostra, evidenziare questa realtà, da contrapporre agli spot del Sindaco. Abbiamo quindi chiesto la verifica del numero legale, e il consiglio si è interrotto. Con ancora tutte le delibere e gli ordini del giorno da discutere.

Ci aspettavamo che le tensioni sarebbero tornate presto, ma non così presto... 


La maggioranza non ha ancora risolto le sue tensioni. 
E Brugherio resta ferma

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